Centinaia di operatori del wedding, ristorazione ed eventi si sono ritrovati, ieri in piazza Università a Catania, composti e ordinati, come avevano promesso, ma anche decisi e ben saldi nel far sentire la propria voce che è, in realtà, il grido d’aiuto di un’intera categoria che include migliaia di posti di lavoro e che, da oltre un anno, non ha la possibilità di sperare non solo nella ripartenza ma neanche nella possibilità di pianificare le proprie attività e dare risposte alla propria clientela.
Disperazione, ma anche tanta voglia di tornare a lavorare e a programmare i propri eventi dal momento che il comparto del Wedding, della Ristorazione legata ai banchetti e ai catering, non possono permettersi di aprire dall’oggi al domani senza organizzare. Sono almeno una ventina, infatti, le categorie contate: operatori della Ristorazione, del Catering e Banqueting, delle Location, Wedding planner, Fotografi, Musicisti, Animatori, responsabili e lavoratori di Hotel, di Sale banchetti, Noleggiatori, proprietari di atelier di Abiti da sposa, di Auto da cerimonia, di Fuochi d’artificio e di Bomboniere, Fioristi, Allestitori, responsabili del Service, Make up e truccatori, Agenzie viaggio, Celebranti.
Per accogliere i manifestanti simbolicamente, è stato allestito in piazza anche un matrimonio in piena regola, con tanto di coppia di sposi e taglio finale della torta nuziale. Una simulazione per testimoniare come si possano svolgere in totale serenità e con tutte le precauzioni e i protocolli sanitari vigenti anche gli eventi di questo comparto così martoriato. Come simboli tristi della crisi, sono state scelte le tovaglie nere ai tavoli e i palloncini dell’animazione, anch’essi di colore nero.
La firma apposta all’evento è stata unita e compatta: #UNITISIRIPARTE, a testimonianza di come l’intero comparto faccia fronte unico nelle richieste alle istituzioni e al Governo. A coordinare gli interventi sono state l’Associazione Eventi Siciliani “Gamelia” e la FIPE Confcommercio.
“Pretendiamo che ci venga comunicata nell’immediato la data in cui potremo finalmente ripartire, perché la pianificazione è l’anima stessa del nostro lavoro – ha detto Seby Sorbello, chef patron di Zafferana Etnea, responsabile Eventi dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani e consigliere dell’Associazione “Gamelia” – e la ristorazione, che rappresento, è solo uno dei tanti aspetti importanti racchiusi nella parola “eventi”. Oggi facciamo sentire da questa piazza la voce della Sicilia, dove tra l’altro la bella stagione è già arrivata e dove le nostre location, i nostri parchi e giardini, sono pronti per accogliere ospiti e clienti in totale sicurezza. Quella di oggi – ha concluso lo chef – è l’ennesima protesta che porta i nostri operatori nelle piazze, così come è avvenuto nelle scorse settimane con il movimento Italian Wedding Industry. Adesso attendiamo risposte”.
“Abbiamo subito registrato l’adesione delle tante associazioni di categoria che ruotano attorno al settore – ha aggiunto Dario Pistorio, presidente FIPE Sicilia e anch’egli dell’Associazione “Gamelia”, che ha portato i saluti della presidente dell’Associazione, Lina Scevola – e per questo abbiamo voluto essere il motore di una iniziativa che è stata sposata da tutti. Abbiamo voluto far parlare ogni rappresentante delle singole categorie, per far comprendere che dietro ogni comparto ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio e migliaia di famiglie che non riescono a vedere il futuro, nemmeno quello più imminente”.
Le istituzioni cittadine avevano preannunciato il loro intervento alla manifestazione, e così è stato, con il primo cittadino, il sindaco di Catania Salvo Pogliese, che ha espresso la propria solidarietà ai tanti settori rappresentati. “Non è la prima volta – ha sottolineato il sindaco del capoluogo etneo – che mi trovo accanto alle categorie oggi rappresentate qui, come quella della ristorazione. Ed è per questo che, da parte nostra, ci stiamo già prodigando perché si possa venire incontro al comparto in grave crisi. Sul fronte delle imposte comunali, stiamo lavorando ad una riduzione della Tosa e ad una diversificazione della Tari, fino ad un meno 60%. Per fare ciò, ci confronteremo a breve con le varie categorie. Nella giornata di ieri, inoltre, – ha proseguito Pogliese – ci siamo confrontati con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, al quale abbiamo posto il tema dei 250 milioni di euro come “ristori aggiuntivi”, ritenendo indispensabile e prioritario che vengano spesi per fare fronte anche alle vostre esigenze e abbiamo registrato l’ampia disponibilità del Governatore, perché questa scelta si trasformi in un intervento di Giunta. Crediamo – ha concluso il sindaco – che siano segnali importanti e saremo, comunque, al vostro fianco, in questa battaglia di buonsenso!”.
Dalle istituzioni, la parola è passata nuovamente ai tanti rappresentanti del comparto, tutti autorevoli, uniti, compatti, come un’unica squadra e com’era il senso stesso della manifestazione. Al microfono, così, si sono alternati: Anna Urzì (Presidente FIPE Donna), Ciccio Sultano (Chef), Alessandro Ingiulla (Chef), Francesco Patti (Chef), Francesco Sciacca (Presidente AFPS Fotografi), Alessandra Bentivoglio (Presidente We.Plan. Wedding Planner), Pinelia Trovato e Valentina Lo Piero (Italian Wedding Industry e Abiti da Sposa), Nina Agnello (Location), Davide Pappalardo (Referente FIPE zona jonica), Mario Bonsangue (Sale Ricevimenti), Alfio Visalli (filiera agroalimentare), Claudio Leocata (Segretario Nazionale Ristoworld), Giulio Bonura (Animazione), Lucio Pappalardo (Musicisti), Rosario Alfino (Presidente Nazionale Federfiori Confcommercio), Sebastiano Finocchiaro (Vicepresidente provinciale Federfiori Confcommercio), Maria Di Fede (Assoturismo eventi e Assoviaggi Sicilia), Valentina Lombardo (Agenzia Camerieri), Gianpiero Puma (Make up).
Tutti lavoratori del “dietro le quinte” degli eventi, ma non certo per questo lavoratori “invisibili”, come ha ricordato qualcuno nel proprio intervento, accorato e appassionato, contribuendo a far sentire la composta indignazione dei presenti, in una piazza ordinatamente gremita. Obiettivo dell’appuntamento, infatti, come ribadito più volte dagli organizzatori, era quello di dare vita ad una protesta forte ma pacifica e che rispettasse tutte le norme vigenti. Adesso non resta che attendere le risposte richieste.