E’ morto a 89 anni, dopo un ricovero in ospedale per Covid-19, Tony Zermo, storico giornalista e prima firma del giornale La Sicilia.
Inviato speciale dei più grandi avvenimenti nazionali, di cronaca e politica soprattutto, ma anche per sport e cultura. E’ stato tra i primi cronisti ad arrivare nel Belice dopo il terremoto del 1968. Ha seguito gli anni di piombo, del terrorismo delle Brigate Rosse, del processo delle BR a Torino e del rapimento di Aldo Moro.
E’ stato a Palermo per il Maxi Processo a Cosa Nostra e poi per le stragi di Capaci e Via D’Amelio.
Come inviato di guerra è stato a Sarajevo per la guerra civile contro l’ex Jugoslavia e nel Golfo nel 1991.
Ha scritto del caso Sindona, dei misteri di Calvi, del morto-vivo di Avola, delle tre bambine uccise dal mostro di Marsala.
Sempre in prima fila nelle grandi battaglie per la Sicilia, come quella per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e per il Casinò di Taormina.
La passione per la scrittura lo ha portato a scrivere fino a qualche giorno prima del ricovero.
Sempre vicino ai giovani che si sono affiancati a lui per imparare, per essere influenzati dal suo modo di scrivere. Sempre pronto ad aiutare e dare consigli.
E scrivere sempre con amore disincantato della sua amata Catania.
FONTE ANSA