Chi si attendeva una bella partita di pallanuoto, combattuta fino alla fine, non è rimasto deluso. Ortigia e Trieste, in una piscina di “Nesima” gremita di tifosi biancoverdi, hanno dato vita a un match bellissimo, molto nuotato, agonisticamente intenso ma sempre corretto. Il modo migliore per continuare a promuovere questo sport dopo lo spettacolo della Coppa Italia. Alla fine la spunta l’Ortigia che, nel quarto tempo, realizza lo strappo decisivo. La partita era iniziata bene per i biancoverdi, apparsi subito concentrati e aggressivi, ma sfortunati nelle prime due occasioni (tre legni colpiti). Il risultato però lo sblocca Trieste, con l’ottimo Mladossich. Gli uomini di Piccardo reagiscono subito e, prima pareggiano con Velkic (in superiorità), quindi allungano con la doppietta di Ciccio Condemi, mentre il solito Tempesti chiude la porta.
Nel secondo parziale, il 4-1 di Vidovic sembra dirigere la gara dalla parte dell’Ortigia, ma non è così, perché i giuliani si riorganizzano e si aggrappano alla qualità dei loro stoccatori: Valentino, Inaba e Mladossich agguantano il pareggio con il quale si va all’intervallo lungo. Il terzo tempo comincia con il Trieste che trova il nuovo vantaggio e spreca l’opportunità per l’allungo. Gli uomini di Piccardo allora ritrovano lucidità ed escono con forza, realizzando un break di 3-0 con Vidovic, Ferrero (su rigore) e Rossi. Buljubasic, però, nel finale, trova dal centro il gol del -1. Gli ultimi 8 minuti sono emozionanti: uno scatenato Rossi segna una doppietta, inframezzata dalla rete di Petronio, e poi compie un intervento difensivo strepitoso, impedendo ai giuliani di tornare sul -1. A 8 secondi dal termine, poi, Ciccio Cassia mette un incantevole sigillo finale sul match. Finisce 10-7 per l’Ortigia che, prima della sosta, consolida il terzo posto: +6 su Savona e Telimar e +10 sul Trieste.
Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo esalta i suoi ragazzi e plaude alla loro prestazione: “Ho grande stima per il Trieste, che ha disputato una super partita, ma devo ringraziare soprattutto i miei giocatori, che sono veramente un gruppo importante, che lavora in mezzo a tante difficoltà, visto che anche questa settimana non è stata facile logisticamente. Questi sono ragazzi ai quali auguro veramente le migliori fortune sportive. Siamo un gruppo che ha piacere a stare insieme e a rincorrere obiettivi che forse sono addirittura più grandi di noi. Credo che la molla di tutto sia scattata qui a Nesima la sera dell’eliminazione in Euro Cup. Lì siamo cresciuti mentalmente. Non abbiamo ancora fatto niente, però, perché per arrivare nelle prime quattro la strada è lunga. Questo sicuramente è un piccolo mattoncino. Adesso ci riposiamo e poi penseremo al Salerno”.
Il tecnico biancoverde sottolinea gli aspetti che hanno portato l’Ortigia alla vittoria sui triestini: “Oggi è stata una partita difficilissima. Il Trieste è una squadra con la quale andiamo sempre in difficoltà per svariate ragioni. Da due anni non vincevamo contro di loro, pertanto sentivamo questa partita più della finale di Coppa Italia. Abbiamo usato al meglio le nostre armi, a partire dalla profondità, dal cercare di mettere in difficoltà i loro giocatori più leggeri e poi riuscire a difendere al meglio. È stato bellissimo vincere davanti a tutti questi tifosi. Grazie per essere venuti qui”.
A fine match parla anche Simone Rossi, autore di 3 gol pesanti e di diversi interventi difensivi importanti: “Oggi siamo stati bravi perché siamo stati profondi, arrivando ai due metri e schiacciando la prima linea, con loro che sono comunque pesanti. Questo ci ha consentito di avere un atteggiamento offensivo durante tutta la gara. A Trieste non ci era riuscito perché giocavamo troppo alti, spesso non andavamo in posizione 1 e in posizione 5 per dare profondità, esponendoci quindi al loro gioco, che è molto fisico. Oggi ci siamo detti che doveva essere questa la partita, cioè difesa e transizione, e l’abbiamo fatto”.
Nel finale, prima del gol del 10-7, Rossi si è reso protagonista di un recupero difensivo straordinario: “Le giocate difensive sono quelle che mi danno più soddisfazione. Il gol è importante, certo, ma difendere è la prima cosa. Se si ha la difesa forte, granitica, poi diventa difficile per tutti affrontarci. Questo aspetto ci ha contraddistinto in Coppa Italia col Brescia e anche col Recco. Oggi eravamo partiti benissimo, poi per la voglia di fare gol davanti ci siamo scoperti e abbiamo rischiato. Noi dobbiamo partire sempre dalla difesa, è quella la nostra arma. Dobbiamo lottare su ogni pallone fino all’ultimo secondo, perché uno ci è costato caro in coppa. Il pubblico di oggi? Bellissimo, però spero di tornare ad esultare alla Caldarella, che è un’altra cosa”.
C.C. ORTIGIA 1928 – PALLANUOTO TRIESTE 10 -7 (3-1, 1-3, 3-2, 3-1)
C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia 1, Giribaldi, A. Condemi, Di Luciano, Velkic 1, Ferrero 1, Gorrìa Puga, F. Condemi 2, Rossi 3, Vidovic 2, Napolitano (Cap), Ruggiero. Allenatore: Stefano Piccardo
Pallanuoto Trieste: Oliva, Podgornik, Petronio (Cap) 1, Buljubasic 1, Vrlic, Valentino 1, Bego, Mezzarobba, Razzi, Inaba 1, Bini, Mladossich 3, Ghiara. Allenatore: Daniele Bettini
Arbitri: Raffaele Colombo (Como) e Federico Braghini (Roma)
Superiorità numeriche: ORT 3/8 + 1 rig; TRI: 1/9.
Espulsioni definitive: Vidovic (O) nel 4° tempo per condotta scorretta
Foto ©Maria Angela Cinardo – Mfsport.net