“Squid Game è pericoloso”, è questa la motivazione con cui alcuni italiani hanno fatto partire una petizione per bloccare la visione di Squid Game. La proposta, con esattezza, arriva da Fondazione Carolina, la Onlus dedicata a Carolina Picchio, l’adolescente novarese prima vittima di cyberbullismo in Italia.
“Di fronte allo sgomento di mamme e maestre delle scuole materne – spiega il segretario generale, Ivano Zoppi – non bastano i buoni propositi, serve un’azione concreta. Negli ultimi giorni in molte scuole elementari del Paese, molti bambini, secondo il racconto degli insegnanti, durante l’intervallo sparano per finta con il gesto della pistola con le dita”.
Secondo Fondazione Carolina, sono decine le segnalazioni che gli esperti per la sicurezza e il benessere digitale delle nuove generazioni hanno raccolto da tutta Italia. Tra le tante: “Mio figlio ha picchiato la sua amichetta mentre giocava a Squid Game”. “A mia figlia hanno rovesciato lo zaino fuori dalla finestra dell’aula perché ha perso a Squid Game, non vuole più uscire di casa”. “I miei figli non sono stati invitati alla festa del loro compagno, perché non vogliono giocare a Squid Game”.
Sono solo alcune delle testimonianze arrivate a Fondazione Carolina. Secondo loro è il campanello di una situazione allarmante rispetto ad una serie che racconta violenza, alienazione e dipendenze con la semplicità dei giochi d’infanzia.