Sport Palermo, Andrea Ballo capitano tra presente e futuro

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Lo Sport Palermo, attraverso un comunicato sulla pagina facebook ufficiale del club, ha reso noto che anche in questa stagione Andrea Ballo ricoprirà il ruolo di capitano della prima squadra. Una conferma ampiamente meritata per colui che, oltre alle doti tecniche palesate in campo, ha dimostrato di essere il vero leader del gruppo per carattere e determinazione. Qualità ed esperienza a supporto dei compagni ma anche e soprattutto dei giovani, sui quali la società ripone grandi aspettative.

“Sono felicissimo della responsabilità che anche quest’anno ha voluto darmi la società – esordisce Ballo ai nostri microfoni – e penso di avere ormai l’età giusta per potermela assumere. Già nella scorsa stagione l’ex allenatore Totò Maniscalco, mio grande amico, aveva creato un grande gruppo, che prima di essere squadra era una famiglia. Lo stesso deve essere quest’anno, a cominciare dalla conferma di alcuni elementi importanti, di cui sono molto contento. Solamente stando uniti si può ambire a qualcosa di grande.

Questo sarà il mio terzo anno allo Sport Palermo – ricorda Ballo -. Nella prima stagione era chiaro che una realtà nuova dovesse trovare il tempo per consolidarsi, infatti già dal secondo anno le cose sono andate meglio. Purtroppo, però, spesso abbiamo perso delle partite pur giocando bene. In questa stagione punteremo a fare ancora meglio.

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Dicono di me che sono un guerriero, e anche quest’anno proverò con tutte le mie forze a dare il mio sostegno alla squadra. Anche nei momenti di difficoltà non avrò problemi a metterci la faccia, come ho sempre fatto. Allo stesso modo vorrei che anche tutti i miei compagni di squadra facessero lo stesso. 

Vedo tutti molto entusiasti e desiderosi di iniziare, i presupposti per fare bene ci sono – prosegue il capitano dello Sport Palermo -. Io e i miei compagni con un po’ più di esperienza dovremo essere bravi anche ad accogliere coloro che arriveranno dal settore giovanile, facendoli sentire non diversi ma parte integrante del gruppo. Già ho visto alcuni under interessanti, bravi ragazzi e dotati tecnicamente. Non vediamo l’ora di vederli giocare accanto a noi, o magari anche al posto mio (ride, ndr).  

Il nuovo allenatore? conoscevo Paolo Scalia già dai tempi in cui allenava a Monreale, e poi l’ho seguito anche al Calcio Sicilia. Ricordo anche che il primo anno in cui sono stato allo Sport Palermo facemmo delle amichevoli contro i suoi under, e ha avuto sempre buone parole per me. È una persona preparatissima, il nome giusto per far fare il salto di qualità alla squadra. 

A livello di obiettivi – sottolinea ancora Ballo – potremmo dire che puntiamo a vincere il campionato o arrivare ai playoff ma poi a parlare è solo il campo. Dobbiamo scendere in campo concentrati, rispettando l’avversario con la voglia di vincere le partite. Per fare questo devi dare il massimo a cominciare dall’allenamento. Sicuramente speriamo di poter fare un buon campionato.”

BALLO, UN CAPITANO CHE STUDIA DA ALLENATORE

Andrea Ballo, da questa stagione, non sarà solo leader della squadra e agguerrito metronomo di centrocampo, ma allo stesso tempo anche uno degli istruttori della scuola calcio Sport Palermo. Un settore giovanile in continua espansione, anche grazie all’innesto nello staff tecnico di profili di elevata esperienza nel mondo del calcio.

“Da quest’anno ho assunto anche l’incarico di accompagnare i più piccoli verso un percorso di crescita – spiega Ballo -. Vedere i bambini giocare e divertirsi è la cosa più bella in assoluto. Inoltre collaborare con persone del calibro di Giorgio Corona, Maurizio Miranda, Tanino Vasari e Ciccio Aronica, che di esperienza nel mondo del calcio ne hanno tanta, non può che farmi crescere in questo ruolo. Avere alle spalle uno staff di questo livello è importantissimo, dai loro consigli possiamo apprendere tanto. 

Voglio ringraziare per questa grande opportunità il presidente Francesca Terranova, il Dg Carlo Valenti, il Ds Totò Tedesco e tutto lo staff tecnico. Riconosco che a 38 anni potrò fare ancora un altro anno o due di carriera, e poi sarà tempo di pensare ad un altra vita calcistica.

Un consiglio per i più giovani? Prima di tutto imparare a privilegiare i valori umani, e poi pensare a diventare calciatori. Anche io da ragazzo ho pensato di essere ‘arrivato’ ma crescendo ho capito che mi sbagliavo. Dalla mia esperienza voglio trarre il meglio per insegnare ai bambini a crescere”.

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