L’intervento nell’emergenza economica. Parrocchie, case-famiglia, comunità per minori, anziani soli, famiglie in difficoltà: grazie ai progetti di prossimità “Briciole rotariane di salute” del Rotary Club Palermo Montepellegrino e “SOS Spesa” dell’Interact Club Palermo Montepellegrino che consentono di donare, con cadenza mensile e in più parrocchie, una spesa a chi ha bisogno, sono diverse centinaia le persone aiutate.
“Grazie alla preziosa collaborazione dei volontari dell’Interact e del Rotary Club Palermo Montepellegrino e alla loro generosità di contribuiti, cospicui, con donazioni in natura, abbiamo consegnato generi alimentari e presidi sanitari, anche per neonati, a tante persone in difficoltà della parrocchia dell’Abbazia di San Martino delle Scale“ ha commentato il Presidente del Rotary Antonio Fundarò, attivo su più fronte sul versante del servizio, durante la consegna di generi alimentari per adulti, bambini e neonati e di presìdi sanitari al parroco dell’Abbazia di San Martino delle Scale Dom Francesco La Rocca al termine di una intensa giornata di solidarietà e di servizio reso agli ultimi.
“La pandemia Covid-19 ha portato con sé anche una grave crisi sociale ed economica. Pertanto, recarsi in una delle tante parrocchie impegnate con serietà e determinazione nel servizio di prossimità ai bisognosi, è ancora più importante ed urgente per contribuire a portare aiuto tempestivo e concreto a migliaia di bambini e famiglie in difficoltà” ha continuato Antonio Fundarò nel ringraziare l’Abate di San Martino delle Scale il Rev.mo P. D. Vittorio Rizzone, Dom Bernardo Maria Velardi, Dom Riccardo Tumminello, il priore conventuale Dom Mariano Colletta e Dom Francesco La Rocca.
“Attraverso questa iniziativa vogliamo cercare di rispondere al bisogno di chi vive in situazione di povertà” spiega la presidente Interact Clarissa Tamburello accompagnata, per l’occasione da altri numerosi soci.
“Attraverso questa iniziativa vorremmo, infatti, sensibilizzare l’opinione pubblica non solo in occasione delle prossime festività ma attivarci affinché il gesto del donare a chi ha meno diventi il nostro modello di vita. Anche se ogni sede Cia e ognuno dei tre Paesi esteri parteciperà all’evento nei modi e nelle forme a loro più consoni, lo spirito che animerà la raccolta è da tutti condiviso ed è il desiderio di tornare a investire sulle persone, e di restituire quel valore che il cibo ha perso negli anni. Oggi, forse mai come prima, la pandemia ci ha fatto capire quanto è importante la solidarietà, la gioia e l’importanza di donare e di condividere, ci ha fatto riscoprire l’importanza delle comunità, dove devono emergere i valori e le similitudini e non le diversità. L’auspicio – conclude la presidente Clarissa Tamburello – è che attraverso il dono, anche di un solo pacco di pasta, si possa riscoprire un rinnovato senso di responsabilità verso gli altri nella consapevolezza che è possibile costruire una società migliore, più attenta ai bisogni dell’essere umano e alla comunità”.
“Con questo ulteriore strumento di supporto – spiegano gli organizzatori – vorremmo donare una speranza a quanti si trovano in condizioni disagiate diffondendo la consapevolezza nella Comunità che certe azioni arricchiscono tutti noi”.
Un grazie a tutti i soci dei club che hanno reso possibile, attraverso la donazione mirata di generi alimentari e presidi sanitari e attraverso donazioni economiche, questo importante servizio. Grazie a Clarissa Tamburello, Martina Termini, Mino Morisco, Alessandro Gambino con Viola Vultaggio, Freda Liotta con Calogero, Antonio Genova, Vincenzo Lo Cascio, Pierfrancesco Mistretta, Mario Vitiello, Antonio Fundarò, Carlo Valenti con Francesca Terranova e alle donazioni di Enza Pizzolato, Salvatore D’Angelo, Filippo Nobile e Alessandro Palazzolo, oltre che di parecchi amici alcuni dei quali presenti come Concetta Cancelliere e Giovanni Speciale.