Smaltire i rifiuti costa oggi 260 euro a tonnellata. Il costo, più che raddoppiato nel giro di pochi anni, passando da 110 agli attuali 260 euro per tonnellata rischia di far raddoppiare il costo della Tari, penalizzando anche i comuni virtuosi.
Il deputato regionale Danilo Lo Giudice (nella foto)
lancia un appello al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e alla neo assessore al Territorio e ambiente Daniela Baglieri.
Lo Giudice, che è anche sindaco di Santa Teresa di Riva, e quindi a conoscenza della gestione e dei problemi dei rifiuti, ha definito “situazione gravissima e non più sostenibile che riguarda i rifiuti e coinvolge tutti i Comuni.”
Lo Giudice ha richiamato l’attenzione su “i costi spropositati che i comuni, anche quelli più virtuosi sul fronte della differenziata, sono costretti a sopportare per l’assenza di impianti di conferimento.”
Citando il caso della frazione umida, Lo Giudice ha ricordato che il costo di smaltimento è passato da 110 a 260 euro a tonnellata, ricordando poi che “anche per la frazione dell’indifferenziato la situazione è drammatica e si aggraverà ancora di più con la chiusura fra pochi giorni dell’impianto di Lentini della Sicula Trasporti.”“I costi – afferma il parlamentare regionale – stanno lievitando in modo insostenibile e non è pensabile che si scarichino sui cittadini col rischio di raddoppio della TARI, soprattutto per quei comuni virtuosi che hanno picchi anche del 75-80% di differenziata.”
Da qui la richiesta avanzata al Governo “perché si avvii un confronto immediato ma soprattutto si trovino risposte concrete, che dicano quali sono gli interventi e le risorse finanziarie, perché sono necessarie somme ingenti per risolvere il