Siglato un accordo di collaborazione tra la Fondazione Teatro Massimo e la Fondazione Palazzo Butera

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La Fondazione Teatro Massimo di Palermo e la Fondazione Palazzo Butera hanno siglato un accordo di collaborazione per la condivisione di iniziative culturali e attività artistiche e organizzative. È disponibile da oggi per i turisti il biglietto unico ridotto per visitare entrambe le istituzioni culturali.

L’accordo, siglato dal sovrintendente Marco Betta e dalla presidente di Palazzo Butera, Silvia Le Marchant, sancisce l’avvio di un percorso di collaborazione che prevede la condivisione di progetti artistici, culturali e di inclusione sociale, oltre a una serie di agevolazioni reciproche, come l’accesso con biglietto ridotto al Teatro Massimo per gli abbonati di Palazzo Butera o l’accesso scontato alla foresteria del Palazzo per gli artisti ospiti del Teatro Massimo.

La collaborazione prevede anche il coinvolgimento degli artisti vicini a Palazzo Butera nella progettazione del concept grafico della stagione 2023 del Teatro Massimo e l’organizzazione di appuntamenti musicali con le formazioni giovanili del Teatro Massimo nelle sale restaurate di Palazzo Butera. E’ disponibile da oggi per i turisti anche il biglietto unico ridotto (15 €) per accedere alle visite guidate al Teatro Massimo e alla collezione d’arte Valsecchi a Palazzo Butera.

ph © rosellina garbo 2018

“Un bell’esempio di sinergia tra due realtà storiche della cultura della nostra città. La collaborazione tra le due fondazioni, sono sicuro, valorizzerà al massimo le iniziative culturali che saranno promosse. È lodevole anche l’iniziativa di istituire il biglietto unico per i turisti per visitare il Teatro Massimo e Palazzo Butera e le altre agevolazioni economiche che potranno fare da attrattori per i visitatori” – afferma il sindaco Roberto Lagalla, presidente della Fondazione Teatro Massimo. “Siamo felici di questa nuova collaborazione – aggiunge il sovrintendente Marco Betta – Palazzo Butera e il Teatro Massimo insieme, in relazione, in dialogo per disegnare progetti e percorsi comuni e raccontare e immaginare nuovi cammini di arte e cultura”.