“La scuola in estate si farà. Anche se in un modo diverso”. Queste sono le parole del nuovo ministro dell’Istruzione Bianchi. Già da settimane era nell’aria il fatto di collegare questo difficile e complesso anno scolastico all’inizio del prossimo. Patrizio Bianchi, infatti, spera di creare un ponte, che non faccia perdere il lavoro fatto in questi mesi dagli insegnanti con la didattica mista.
Il ministro ha deciso anche di rilasciare alcune dichiarazioni al Corriere della Sera in merito alla questione, che ha smosso la comunità scolastica. L’idea in pratica sarebbe quella di mantenere le scuole aperte fino a tutto luglio (se possibile anche una parte di agosto) per laboratori e attività di socializzazione con l’obiettivo di creare una continuità nella vita dei ragazzi. Un piano diverso per scuole primarie, medie e superiori con modalità in via di definizione, ma con frequenza non obbligatoria.
Ogni scuola in piena autonomia potrà decidere l’organizzazione, si potranno sfruttare gli spazi interni ed esterni con attività sportive, teatrali, ludiche. Saranno interessati a questi percorsi solo gli insegnanti che lo vorranno, che saranno ripagati con una retribuzione extra. Mentre al momento non sembrano coinvolte le associazioni di volontariato.