In poco più di dieci anni, la povertà minorile in Italia è aumentata di 10 punti percentuali. Un milione e 46mila minori, cioè il 13,6% dei bambini e degli adolescenti del Paese, risulta in condizioni di povertà assoluta. Questo è un allarme portato in auge grazie ad un’indagine di Save the Children pubblicata in occasione della campagna “Riscriviamo il futuro”.
Quest’anno la campagna vede proprio bambine, bambini e adolescenti come protagonisti assoluti. “Ora è il momento di agire in maniera decisa per rilanciare il futuro dell’Italia ripartendo dalle giovani generazioni. L’ascensore sociale che fino a qualche anno fa era fermo, ora sembra addirittura avere invertito la rotta e rischiamo che i nostri ragazzi debbano abdicare al loro domani”. Così afferma Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children.
E aggiunge: “Non possiamo permettere che questo accada e per invertire la rotta. E’ necessario partire dal sistema educativo e dalle diseguaglianze che contribuisce a generare”. Inoltre, secondo quanto emerge dalla prima indagine pilota sulla povertà educativa digitale, realizzata sempre da Save The Children, ben il 29,3% dei ragazzi cosiddetti “nativi digitali” non è in grado di scaricare un file da una piattaforma della scuola. Il 32,8% non sa utilizzare un browser per l’attività didattica. L’11%, invece, non è infine capace di condividere uno schermo durante una chiamata con Zoom.