Svecchiare spesso non è sbagliato, anche se nel farlo si toccano grandi istituzioni come il palco dell’Ariston. Ma alla fine è un anno strano, un anno in cui non c’è stato il pubblico, si è cantato in modalità “dad”, in cui Orietta Berti ha gareggiato con 19enni nella categoria Big e in cui metà della popolazione non conosceva metà dei Campioni in gara.
L’Ariston si è trasformato. Forse per il Covid, per necessità, per la presenza di molti giovani o perché quei giovani sul palco hanno portato giovani tra il pubblico. Amadeus l’ha sempre detto in conferenza stampa, è stata l’edizione più social, più seguita dagli under 18 e questo può essere un’arma a doppio taglio, soprattutto se ai giovani si dà la possibilità di dire la propria. Di votare il loro modo di vedere oggi lo spettacolo e la musica.
E quel modo stasera è rappresentato dai vincitori della 71a edizione: I Maneskin.
Si svecchia il Festival, si ammirano gli indie italiani già famosi grazie a manifestazioni come il Mi.ami, non si storce più il naso se Madame arriva scalza sul palco o se Achille Lauro stampa un bacio a Boss Doms. Non ci si sconvolge se Damiano e i suoi ballano in delle tutine strettissime che lasciano ben poco spazio all’immaginazione. Perché non importa. C’è altro, ben altro. I diversi, gli eccentrici, “gli scomposti” (come si è definito Aiello), sono la realtà di oggi. E Sanremo deve rappresentare cosa c’è oggi fuori dall’Ariston, tra gli stadi spenti e gli Spotify accesi.
Sono le 2 passate, e da tanto, sul palco del Teatro Ariston si sta per concludere la 71a edizione del Festival di Sanremo. La classifica finale letta dai due conduttori si è totalmente ribaltata rispetto a quelle delle sere precedenti. Completamente cambiata, eccetto per un nome, da quelle dell’Orchestra e della Giuria Demoscopica. Il potere del televoto e la voce del “popolo”.
Amadeus svela i nomi dal 26° al 4° posto: 26 Random, 25 Aiello, 24 Bugo, 23 Gio Ean, 22 Francesco Renga, 21 Ghemon, 20 Coma_Cose, 19 Gaia, 18 Fasma, 17 Max Gazzè, 16 Fulminacci, 15 Malika Ayane, 14 Noemi, 13 Lo Stato Sociale, 12 Extraliscio feat Davide Toffolo, 11 La Rappresentante di lista, 10 Arisa, 9 Orietta Berti, 8 Madame, 7 Annalisa, 6 Willie Peyote, 5 Irama, 4 Colapesce e DiMartino.
Il favorito, sempre primo in classifica per quattro sere, ora rischia. Altri papabili Big non hanno raggiunto neanche la top 10, che invece è stata conquistata da artisti “sconosciuti”. “Colachi?” “Chi è Colapesce e chi è DiMartino?” “Willie Coyote?”
In gara restano i Maneskin, Fedez e Francesca Michielin ed Ermal Meta. In palio il titolo di Vincitore dell’edizione 2021 e rappresentare l’Italia agli Eurovision di Rotterdam, a maggio. Sei su sette Campioni ancora in gara hanno meno di 31 anni. E, tra l’altro, hanno fatto tutti parte del mondo di XFactor, una realtà giovane, seguita da giovani che stasera hanno in mano i telefonini per votare (considerando che bisogna essere maggiorenni).
Meta arriva terzo. Fedez e la Michielin (erano al 17° posto ieri sera) arrivano secondi e i Maneskin primi. Ci sono sproloqui e parolacce a raffica, incredulità, felicità, lacrime e c’è grinta, da vendere. Sin dalla prima esibizione di XFactor, anche nella finale che non hanno vinto. Sin dalla prima sera di Sanremo, anche nel duetto con Manuel Agnelli. E oggi. Sempre.
I Maneskin sono spettacolo, puro rock di ragazzi di vent’anni che non vogliono essere omologati, vogliono esprimersi e se lo fanno così bene, beh, allora facciamoglielo fare.
Ci vediamo a Rotterdam ragazzi.