Sanità a Palermo, all’Ospedale Ingrassia nuovo servizio dedicato all’ablazione delle aritmie cardiache

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La pandemia in atto e le rigide misure di contenimento adottate non condizionano o limitano l’attività dell’Ospedale Ingrassia di Palermo. La Cardiologia del nosocomio di Corso Caltafimi, guidata da Sergio Fasullo, continua a proporre interventi qualificati e con tecnologie avanzate.
           

Da una settimana ha avuto iniziato un nuovo servizio dedicato all’ablazione di alcune aritmie cardiache. “L’ablazione cardiaca trans catetere – spiega Fasullo – è l’eliminazione, tramite l’utilizzo di elettrocateteri trans venosi, di una porzione di tessuto cardiaco, causa di insorgenza o mantenimento di una determinata aritmia. Nello specifico, al momento con gli specialisti Mirko Luparelli e Daniele Pieri e l’infermiere Alfredo Galati, in collaborazione con il dottore Giuseppe Sgarito dell’ARNAS Civico, trattiamo, prevalentemente, le aritmie sopraventricolari cercando di sfruttare la tecnica a raggi zero. In tal modo, oltre che intervenire in maniera più precisa sull’aritmia, riduciamo i rischi legati all’esposizione a radiazioni per paziente e operatori”.
           

Sono, già, 6 gli interventi effettuati in una settimana. Il paziente viene ricoverato in regime di Day Hospital e nel pomeriggio dimesso. L’accesso al servizio avviene previa visita nell’ambulatorio dedicato curato dai cardiologi Luciano Alibani e Mirko Luparelli. L’utente potrà fare richiesta di visita specialistica munendosi di prescrizione del medico di medicina generale per valutazione ritmo cardiaco.
           

“L’Unità Operativa Complessa di Cardiologia e la sua articolazione di Emodinamica – sottolinea il Direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – sono la rappresentazione di una organizzazione che conferma il ruolo di riferimento del nostro nosocomio, non solo nella città Metropolitana di Palermo, ma anche delle province limitrofe. Grazie all’expertise, alla abnegazione ed al profilo di competenze che assicurano tutti gli operatori, l’Ospedale Ingrassia è in grado di eseguire interventi che, fino a pochi anni fa, erano ritenuti impossibili. L’impegno profuso da tutti, anche dai Dipartimenti Tecnico-amministrativi, che hanno potenziato la struttura sotto il profilo tecnologico, è stato determinante nel prendersi carico in tempo di covid, di patologie altrettanto importanti che mettono a repentaglio la vita dei cittadini. Esprimo profonda riconoscenza a tutti per gli obiettivi raggiunti”.