“Guardare alle comunità scolastiche come al problema reale è come quando il saggio indica la luna e lo stolto guarda il dito. E’ altrettanto evidente però constatare che il virus, ancora una volta, ci ha colpiti in contropiede”.
A scriverlo in un comunicato è il Dott. Dario Cangialosi della Federazione Italiana Scuole Materne che entra all’interno del dibattito, che in queste ore, sta infuocando il rientro a scuola dopo la preoccupante impennata di positivi e ricoverati.
“Il Decreto “quarantene” dei giorni scorsi, appare intempestivo e insufficiente; metterà de facto, specialmente i servizi zero tre anni, le scuole dell’infanzia e le scuole primarie, nella condizione di interrompere continuamente l’attività didattica e pregiudicare la relazione educativa” continua il Dott. Dario Cangialosi che punta il dito contro la sospensione dell’attività didattica in presenza di un solo caso positivo, obbligando di fatto “ad un continuo stop & go che danneggerà i bambini, scompiglierà le famiglie e pregiudicherà la tenuta delle scuole“.
“Sulla scorta di quello che accadeva già nei vicini Paesi europei doveva essere rafforzato il sistema sanitario, con maggiore spinta sulle vaccinazioni e il potenziamento del tracciamento. Non dobbiamo perdere ulteriore tempo, bisogna da subito e con urgenza potenziare i punti di vaccinazione, specialmente quelli pediatrici, organizzare lo screening in tutte le scuole e rafforzare le Unità speciali di continuità assistenziali (USCA) dedicate alla scuola”.
La soluzione per il Dott. Dario Cangialosi della Federazione Italiana Scuole Materne sta nel rafforzamento del patto tra scuola e famiglia, richiamando le Istituzioni alle proprie responsabilità.
“Chiudere i cancelli delle scuole sarebbe soltanto un bieco tentativo di pulire la propria coscienza e a sottrarsi dalle responsabilità per quello che si doveva fare e non si è fatto” conclude Cangialosi.