Se c’è una cosa che ci ha tenuti in vita durante i lunghi mesi di emergenza sanitaria globale – ancora in corso- è stato il contatto con la natura e la possibilità di respirare aria pulita e, soprattutto, senza mascherine visitando boschi, parchi e riserve naturali. L’unico limite incontrato è stato rappresentato dall’impossibilità di raggiungere questi veri e propri paradisi terrestri per i divieti dovuti alla zona rossa e zona arancione a causa della pandemia.
Ecco che in soccorso sono venuti luoghi vicini alla città, facilmente raggiungibili e spesso sconosciuti o sottovalutati poichè ad essi sono state preferite da sempre mete più distanti quasi come se la vicinanza al centro abitato fosse un elemento penalizzante e di poco appeal.
In realtà è proprio la facile raggiungibilità di questi luoghi a renderli preziosi tesori da custodire e a cui attingere nel momento del bisogno ovvero ogni volta in cui si sente il bisogno irrefrenabile di evadere dalla propria routine ma non si ha a disposizione il tempo necessario per un fine settimana “fuori porta”.
La Riserva Naturale Integrale Grotta Conza è uno di questi luoghi magici, a due passi da Palermo, che, una volta visitato, lascia la sensazione benefica di aver conosciuto un “paradiso che non ti aspetti” dal quale ammirare la Piana di Palermo e osservare l’isola di Ustica.
L’occasione per visitarla è stata offerta dall’associazione ”Elementi Creativi” di Cardillo che ha organizzato una passeggiata alla scoperta della Riserva Naturale nelle giornate del 16 e 23 maggio.
Una volta giunti all’ingresso della Riserva, infatti, ci si immerge in un paesaggio unico, alle pendici della dorsale formata da Monte Gallo, Pizzo Manolfo e Monte Raffo Rosso, in prossimità della borgata di Tommaso Natale, al confine nord della Conca d’Oro. Un itinerario che consentirà di godere di una vista panoramica sulla Piana di Palermo, dalla borgata marinara e dal Golfo di Sferracavallo sino a Monte Pellegrino. Un punto di osservazione unico dal quale, nelle belle giornate, è addirittura possibile scorgere in lontananza l’isola di Ustica. Si tratta di un ambiente naturale unico anche per il modo in cui si sviluppa il fenomeno carsico, ovvero quell’insieme di fenomeni chimico-fisici di erosione che l’acqua esercita su alcuni tipi di rocce, dando luogo a caratteristiche forme del paesaggio superficiale e del sottosuolo.
La Grotta Conza è stata riconosciuta di notevole importanza ed istituita Riserva Naturale Integrale. Nei primi del ‘900 tutta l’area, in cui è compresa la Grotta Conza, che va dal Golfo di Sferracavallo fino alla borgata di Tommaso Natale ed in particolare nella fascia costiera attorno al Vallone della Cala, è stata oggetto di interesse da parte di studiosi e appassionati di diverse discipline, che vi hanno effettuato esplorazioni, ricerche geologiche, archeologiche e paleontologiche. Dal dopoguerra in poi queste grotte sono state visitate anche da ricercatori di bio-speleologia, quella particolare disciplina che studia la fauna presente nel mondo sotterraneo. A partire dagli anni ’60 tutta la zona è stata, purtroppo, alterata da una serie di realizzazioni, tra cui la costruzione delle polveriere della Marina Militare e le gallerie autostradali.
“La grotta racchiude al suo interno un ecosistema interessantissimo, con il quale comunica attraverso l’ampio antro d’ingresso. Oltre che per gli aspetti speleologici, la Riserva è caratterizzata da altri elementi di attrattiva per il visitatore: le bellezze paesaggistiche, la flora e la fauna, gli aspetti geologici, la presenza dell’uomo nel tempo. L’ambiente che circonda la Grotta Conza è quello caratteristico ed aspro dei monti di Palermo, dove le rocce calcaree assumono una colorazione variegata dal grigio al rosa al ruggine. Fa da sfondo a tutto questo l’azzurro del mare e del cielo. Quest’area è caratterizzata dalla foresta mediterranea sempreverde con dominanza di carrubo, olivastro, palma nana e altre specie arbustive – racconta Salvo Napoli, guida naturalistica della cooperativa Astrid Natura che si occupa della ideazione, realizzazione e gestione di percorsi didattici naturalistici per scuole, gestione museale ed escursionismo ambientale – L’area in cui è ubicata la grotta è caratterizzata dalla presenza di rocce carbonatiche, prevalentemente calcaree. Queste rocce costituiscono l’ossatura dei monti di Palermo, nel cui contesto è inserita la Riserva, e vanno fatte risalire ai periodi geologici del Mesozoico e Terziario. Qualche centinaio di migliaia di anni fa, la zona fu sconvolta da una gigantesca frana di detrito roccioso che si accumulò sul versante settentrionale del Pizzo Manolfo e la Grotta Conza si è sviluppata nel corpo di questa paleo frana in seguito alla concomitanza di diversi fenomeni come l’azione delle piogge, il carsismo, il mare che lambiva le falde dei monti ad una quota superiore dell’attuale“
Per raggiungere la riserva sita in Via Luoghicelli si imbocca svoltando in direzione Trapani a circa 150 mt. dal sottopassaggio che attraversa l’autostrada nei pressi di via Socrate. Dopo circa 400 mt. in salita si raggiunge un pianoro da cui un comodo sentiero permette di raggiungere la grotta.
Per effettuare la visita si consiglia l’utilizzo di adeguate calzature con suola incisa, il normale abbigliamento da media montagna e in periodo estivo un berretto e una borraccia con acqua.
Per info e prenotazioni 3296509941 o 3923955099
Dal 9 giugno, inoltre, Elementi Creativi dedica ai bambini i pomeriggi di divertimento all’aria aperta con giochi creativi e laboratori teatrali e d’arte, attività fisica, musica.
I giorni: Lunedì, Martedi, Mercoledì, Giovedì, Venerdì
Orario: dalle 15.00 alle 19.00
Fascia di età 3/5 – 6/11
E’ necessaria la prenotazione al 3296509941 o 3923955099