Raizes Teatro vola in Senegal a Dakar e Kaffrine con “Antigone – from Italy to Africa”

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Raizes Teatro, la compagnia di Palermo diretta da Alessandro Ienzi, vola in Senegal al Festival di Kaffrine, dove presenterà “Antigone  – from Italy to Africa”, un riadattamento della performance nata nel corso del laboratorio Theater for Democracy finanziato dalla European Youth Foundation del Consiglio d’Europa, con la partecipazione di Global Campus of Human Rights, L’Alloro Fest e Centro Valdese La Noce.

Oltre ad Alessandro Ienzi, Valentina Calandriello, e Francesco Campolo, saranno aggregati alla compagnia i tre partecipanti al corso, residenti a Palermo, che hanno mostrato maggior interesse e propensione per il legame tra arti e diritti umani: Dalila D’Agostino, Benedetto Perrone e Cristina Napoli. I tre giovani, che stanno già producendo le loro personali campagne di promozione e tutela dei diritti attraverso le arti, saranno protagonisti a Kaffrine  e poi nella rassegna teatrale che avrà luogo in Piazza Noce, nel capoluogo siciliano, nei prossimi mesi; infine, il 10 dicembre 2022, per la Giornata Internazionale dei Diritti Umani, la compagnia si sposterà a Parigi per concludere il calendario.  

Un programma fitto di impegni, quello di Raizes Teatro, che parte da Dakar, dove il 17 ottobre si svolgerà un evento legato ad Human Freedom, “Il viaggio mai finito”, narrazione di Alessandro Ienzi della tratta degli schiavi, dall’Isola di Gorèe alle Americhe, in diretta sul canale Raizes Teatro e Human Freedom.

Il 21 ottobre, in diretta da Kaffrine, è il turno di “Antigone – from Italy to Africa” una performance diretta da Ienzi e dedicata all’incontro umano e democratico tra Africa e Europa: anche in questo caso, gli attori di Raizes esploreranno il mondo del cadavere di Polinice, alzando il grido di dolore sulla vexata quaestio, di chi è il cadavere insepolto nei rapporti tra Africa e Europa, quanti sono rimasti intrappolati nella tratta dal mondo africano, da cui tutti proveniamo, al mondo moderno che ci siamo imposti. 

“L’invito al Festival di Kaffrine è stato provvidenziale – dice Ienzi -; avevamo già in programma di esplorare l’Africa e di operare interscambi culturali. L’occasione non si è fatta attendere. Sarà interessante vivere in una piccola cittadina dell’entroterra senegalese, a stretto contatto con i cittadini residenti. Dall’incontro tra i nostri sguardi nascerà il teatro”.

Raizes è una compagnia specialista nel presentare performance site specific che presentano sempre uno stretto legame con la comunità ospitante e, anche in questo caso, la ricerca della compagnia vira al virare della vita, e il teatro cambia al mutare del luogo ospitante. 

“Riteniamo importante che il teatro e l’arte parlino di noi – continua Ienzi –, che ci si interroghi su che differenza c’è tra esseri umani di diversi continenti. Nessuna, apparteniamo tutti alla stessa famiglia, quella umana”. 

E allora non resta che preparare la valigie e lanciarsi nella prossima avventura, da Piazza Noce alle coste Africane sull’Atlantico è solo un battito di ciglia.