Dopo tre vittorie casalinghe, considerando anche il successo in Coppa Sicilia, l’ottimo rollino di marcia dello Sport Palermo tra le mura amiche del Pisani si è fermato alla quinta giornata contro l’Alcamo 1928. Un pareggio a reti bianche, con l’amaro in bocca che rimane più ai padroni di casa che agli ospiti.
Che non fosse una giornata semplice da gestire Paolo Scalia lo aveva già capito quando ha dovuto rinunciare all’impiego dal primo minuto di due capisaldi della sua formazione base, Ricciardi e Biondo, il primo non al meglio per via degli strascichi di una sindrome influenzale, il secondo vittima di un lieve risentimento muscolare poco prima dell’inizio del match.
Le evoluzioni della partita, però, hanno costretto l’allenatore dello Sport Palermo a rivedere i suoi piani in corsa, con l’infortunio dopo pochi minuti di Di Gregorio e l’inserimento di Buscemi con Macaluso scalato nei quattro di difesa.
L’evento scardinante della partita, però, avviene al minuto 35 quando Salvatore Lombardo reagisce a un’evidente spinta di Di Giuseppe non vista dall’arbitro con uno sgambetto a palla lontana: il direttore di gara Vivacqua lo manda a fare la doccia anzitempo, lasciando lo Sport Palermo in dieci uomini.
Un altro evento imprevisto per Scalia, che toglie il centravanti Ivan Raccuglia per inserire giocoforza Piero Ricciardi, colmando così la lacuna difensiva e lasciando la davanti a battagliare contro l’arcigna difesa bianconera il solo Lo Re, sua l’unica occasione ghiotta del primo tempo con Piccione bravo ad opporsi, supportato da Manno. Una rinuncia pesante ma doverosa, secondo l’allenatore, che toglie inevitabilmente pericolosità all’attacco verdefloblu.
SECONDO TEMPO, LO SPORT PALERMO SPRECA DUE IMPORTANTI MATCH BALL
Anche nel secondo tempo, nonostante la superiorità numerica, la sensazione che offre il campo rimane quella di un Alcamo che stenta a rendersi pericoloso dalle parti di Conticelli, mai veramente impegnato durante tutto l’arco del match. È invece lo Sport Palermo, con l’ingresso di Firetto al posto di Macaluso a inizio ripresa, a trovare l’occasione giusta per portarsi in vantaggio: occorrono infatti solo dieci minuti al nuovo entrato, con una efficace percussione in area, per procurarsi un calcio di rigore che potrebbe dare la svolta alla gara. Dal dischetto, però, Maiorana angola troppo la conclusione che si infrange sul palo alla destra di Piccione.
Un episodio sfortunato, che però fa capire a mister Scalia che forse la gara, nonostante tutti gli imprevisti accaduti, si può ancora vincere: e così dentro Biondo e fuori Lo Re, con l’attacco interamente affidato alla velocità dell’esterno offensivo, impiegato per l’occasione da unica punta. Una mossa che, però, si rivela inconsistente per la troppa solitudine offensiva del pur volenteroso Placido. Il tutto fino al minuto 90, quando una ripartenza guidata da Manno offre alla “pulce” un’occasione d’oro, con Piccione che compie un intervento miracoloso a salvaguardia della porta e del risultato finale: la partita termina 0-0, con tanto rammarico da parte dello Sport Palermo per ciò che sarebbe potuto essere e non è stato.