Mettere il corpo dove questo è stato sottratto. Tornare ai luoghi, tessere relazioni tra persone, prendersi cura dell’ecosistema, conoscere realtà e persone che in quei luoghi resistono e insistono ogni giorno. Tutto questo grazie alle arti performative: la danza, la musica, il teatro. La terza edizione di Prima Onda Fest vuole spostare l’attenzione dal centro alla periferia, sulla Costa Sud di Palermo, dove dal 26 ottobre al 6 novembre una fittissima trama di attività culturali sarà intessuta tra i luoghi delle associazioni presenti, dei presidi culturali e sociali, dentro le sedi istituzionali, tra le realtà imprenditoriali vive e propositive, ma anche dentro l’acqua di quel mare negato di Palermo; tra l’Ecomuseo del Mare, la Fondazione “Casa Lavoro e Preghiera” di Padre Messina, il Cubo di Sant’Erasmo, lo Stand Florio, il Centro Padre Nostro di Don Pino Puglisi, Palazzo Mirto, la foce del fiume Oreto e sul lungomare di Romagnolo.
Con più di 30 spettacoli e un programma di incontri e conferenze, per 12 giorni densi di arte e sperimentazione, tra spettacoli, concerti e performance, molte delle quali nate specificatamente per entrare in connessione con questa periferia, oltre ai progetti partecipativi e formativi che si sviluppano e vivono durante il corso dell’anno, il festival Prima Onda è un organismo vivente che coltiva un pensiero politico interpellando la società civile e spingendosi oltre un’espansione urbana ed extraurbana. Per creare e raccogliere una propria comunità intorno a questa periferia, uguale a tante altre periferie ma allo stesso tempo unica.
Ideato da Genìa, il collettivo multidisciplinare di realtà produttive nel campo del teatro, della danza e della musica, Prima Onda 2022 presenta una miscela originale tra le diverse generazioni di artisti, scelti da una triplice direzione artistica. Giovanna Velardi, direttrice artistica della Compagnia Giovanna Velardi e dell’associazione PinDoc (sostenuta dal MIC), coreografa siciliana tra le più note anche a livello internazionale, curatrice della sezione danza del festival; Manuela Lo Sicco, attrice, regista, coreografa, Premio Ubu 2021 come miglior attrice, per la sezione teatro; e Valeria Fazzi, da anni nell’organizzazione scientifica della storica associazione musicale Curva Minore, per la sezione musica. Collabora con la direzione artistica un comitato scientifico costituito da professori universitari ed artisti internazionali: Salvatore Tedesco (Università degli Studi di Palermo) insieme ai colleghi del Dams di Palermo, Federico Vercellone (Università di Torino), Maddalena Mazzocut-Mis (Università degli Studi di Milano), Marzia Traverso (Institute of Sustainability in Civil Engineering at RWTH Aachen University); e esperti del settore a livello internazionale, come Genevieve Sorin, Fausto Paravidino, Davide Enia, Stefano Tè, Alessandro Librio, Giovanni Damiani, Roberta Nicolai, Angela Fumarola, Alessandra Sini, Andrea Porcheddu, Renato Bandoli.
Lavori di compagnie affermate convivono al fianco di nomi emergenti che si affacciano al pubblico per la prima volta, spaziando tra la scena contemporanea siciliana e quella internazionale proveniente da tutto il mondo, con un’attenzione particolare agli artisti impegnati in sodalizi tra pratica e teoria che considerano il processo e la ricerca un elemento irrinunciabile della creazione.
Da due compagnie di punta della scena del teatro italiano degli ultimi trent’anni, Fanny & Alexander e Babilonia Teatri al duo Bartolini e Baronio; dal performer e ricercatore sul movimento e sul paesaggio, Valerio Sirna,a Stefano Tè con il Teatro dei Venti, noto per la produzione di spettacoli che accostano creatività e comunità, fino alla regista marsigliese Marie Lelardoux; dai giganti della danza, Claudia Castellucci, Leone D’argento 2020 e Roberto Zappalà a Simona Bucci e Sofia Nappi passando per Opera Bianco, l’evoluzione del gruppo Opera attivo sin dal 2005. Fino alla musica con le formazioni miste di musicisti provenienti da diversi ambiti e generazioni: la Sicilian Improviser Orchestra – SIO e il suo corrispettivo marsigliese Ensemble Grand8 in un gemellaggio che riunisce le due città del Mediterraneo.
Un’altra novità dell’edizione 2022 è lo Stabilimento Balneare: il village – o meglio il lido del festival che tutti i giorni dalle 18 a sera raduna la comunità del festival attorno al bar pop-up allestito negli spazi interni ed esterni, ospitando anche un programma di djset, incontri con artisti, talk, aperitivi e cene dopo gli spettacoli.
Prima Onda Fest è un progetto di Genìa LabArt Palermo, realizzato con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, ARS – Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Città di Palermo, Assessorato alle Culture del comune di Palermo, Università degli Studi di Palermo, Institut français Palermo, in collaborazione con Associazione PinDoc, Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva, Curva Minore, Corso Triennale di Studi DAMS dell’Università di Palermo, Teatri di Vetro, Le Vie dei Tesori, Sole Luna Festival, Centro di Accoglienza Padre Nostro, Stand Florio Contemporary HUB, Settimana delle Culture, Casa della Cooperazione, Fondazione “Casa Lavoro e Preghiera” di Padre Messina, Palazzo Abatellis, Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, Palazzo Mirto.
INONDAZIONI
Quest’anno in sinergia con Prima Onda Fest si sviluppa il progetto INONDAZIONI, co-curato da Genìa e Mare Memoria Viva, un programma sperimentale di formazioni e culture meridiane intergenerazionali, composto da laboratori, residenze e azioni artistiche partecipative realizzate da e con professionisti delle arti performative e con le abitanti e gli abitanti della costa sud-est di Palermo.
Inondazioni presenta, dal 4 ottobre all’11 novembre, un ricco programma di formazione artistica rivolta alle nuove generazioni di artisti e performer. La sezione Meduse, che si svolge all’Ecomuseo del Mare dal 9 al 13 novembre, presenta un programma di pratiche artistiche comunitarie situate nella costa sud della città toccando temi scomodi come il patrimonio immateriale, il paesaggio del sacco, le storie dei luoghi e delle persone della periferia a mare. Meduse lancia inoltre la sfida di uno spazio di incontro intergenerazionale in senso radicale: può esistere una fruizione “no age”, saltando i muri che separano infanzia, gioventù, età adulta e vecchiaia nella socialità quotidiana e nel sistema culturale?
Il programma giorno per giorno di PRIMA ONDA 2022
Tempo, spazio, presentazioni, relazione, trasmissione, integrazione e memoria sono le parole chiave che guidano la programmazione di Prima Onda 2022 in una serie di riverberi tra le attività costruite in questi anni dal laboratorio di artisti di Genìa e le nuove traiettorie del festival.
Mercoledì 26 ottobre – Ad inaugurare il festival alla Cavallerizza di Palazzo Mirto dalle 18.30 alle 20 sarà la compagnia Frazioni Residue con l’installazione Le Frequenze della Memoria, (in replica anche il 27 alla stessa ora) esito di una residenza artistica presso il Centro Padre Nostro, che ha dato vita a un lavoro composito sul valore della memoria della città; per dar voce e farla vivere con testimonianze, ricordi e parole delle persone che in quei luoghi hanno vissuto.
A seguire, nella ricorrenza del trentennale della sua fondazione, approda a Prima Onda la pluripremiata compagnia Fanny & Alexander (Ecomuseo MMV, ore 20.15) con il suo progetto L’amica geniale a fumetti tratto dalla graphic novel di Mara Cerri e Chiara Lagani sul celebre romanzo omonimo. In scena Chiara Lagani recita i testi di Elena Ferrante nella riduzione che ne ha fatto per il fumetto composto assieme a Mara Cerri. Alle sue spalle corrono i disegni animati tratti dal libro, per dar corpo e volto ai momenti evocati dalle parole del racconto. La giornata si chiude allo Stabilimento Balneare con un incontro aperto con Lagani e Cerri, moderato dalla giornalista Eleonora Lombardo.
Giovedì 27 ottobre – Il mare protagonista di Prima Onda 2022 entra in scena nella seconda giornata del festival, con Le esercitazioni ritmiche di Palermo, Il trattamento delle onde di Claudia Castellucci:una danza aperta al pubblico fondata sul suono delle campane (i ‘trattamenti’, cui il titolo della danza fa riferimento, sono i colpi, i movimenti e le sospensioni che si effettuano con un bastoncello di nocciolo), alla foce del fiume Oreto (adiacente all’Ecomuseo MMV, alle 17).
I suoni prolungati delle campane si disporranno in una serie di rintocchi che si rifrangeranno ed espanderanno con le correnti, stringendo insieme la presenza e la memoria (una presenza che non passa).
Alle 18.30 ancora una replica di Le Frequenze della Memoria alla Cavallerizza di Palazzo Mirto.
Chiude la giornata un ritorno a Prima Onda Fest, quello di Marie Lelardoux, fondatrice della marsigliese Compagnia émile saar, per la seconda volta al festival con uno dei suoi lavori più apprezzati: Intérieur table (Sur le jour fugace) (ore 21 Ecomuseo MMV) pièce ispirata a scene di cinema con cui la regista francese indaga sulla tavola dei pasti in famiglia, tra pranzi sociali, pranzi nuziali e funebri, rappresentando così ciò che sfugge in questi tempi familiari attorno al tavolo (ciò che non vediamo, ciò che non viene detto, ciò che indovina, tutto ciò che struttura l’individuo e ogni ora della vita).
Venerdì 28 – Prima Onda presenta Opera Bianco, un progetto di ricerca artistica di Vincenzo Schino, regista e artista visivo e Marta Bichisao, danzatrice e coreografa che lavora tra le arti visive e la danza. Con JUMP! (Ecomuseo MMV, ore 21) Opera Bianco affronta il problema del ritmo dell’uomo in dialogo con il ritmo del mondo, dove il clown è la metafora della condizione umana. La danza è la risposta a una domanda implicita nell’ambiente che ci circonda: come continuare a camminare mentre tutto sta crollando? La differenza dei linguaggi nello stesso spazio crea un dialogo ritmico, come musicisti con strumenti diversi per una stessa sinfonia. Un contrappunto continuo tra azioni concrete e movimenti astratti. Caduta, salto, sospensione.
Sabato 29 – Il Teatro dei Venti di Stefano Tè, noto per la sua produzione artistica che ha creato modelli di buone pratiche di teatro in ambito sociale, seguite e replicate in tutto il mondo, arriva al festival con La Misura Umana, studio per una produzione futura di teatro per gli spazi urbani (Ecomuseo MMV, ore 12) laboratorio-spettacolo che sintetizza in un’unica pièce tutte le caratteristiche del lavoro della compagnia, Premio Ubu 2019. Il Teatro dei Venti con una serie di cantieri creativi, che comprendono seminari con artisti e comunità differenti, intende approfondire la propria ricerca per la creazione della nuova produzione di teatro negli spazi urbani, con debutto previsto nel 2025, per il ventennale della compagnia.
La serata di Prima Onda Fest di sabato 29 ottobre è tutta dedicata alla danza: a cominciare dalla danzatrice e coreografa Sofia Nappi, con Wabi-Sabi, (Ecomuseo MMV ore 19.30), per chiudere con la CZD2 giovane Compagnia Zappalà Danza, con Light touch (ore 20), spettacolo portato in scena dal pluripremiato danzatore siciliano Alessio Distefano.
Domenica 30 ottobre – Irrompe la musica a Prima Onda 2022 con la polifonia della SIO – Sicilian Improvisers Orchestra, (Fondazione “Casa Lavoro e Preghiera” di Padre Messina, ore 12) l’ensemble siciliano internazionalmente noto, composto da musicisti provenienti da diversi ambiti per interpretare le musiche del nostro tempo, senza distinzioni tra generi, stili e nazioni. Una visione priva di limiti e schemi, che supera la musica per abbracciare anche un pensiero: non a caso la SIO ha affrontato i linguaggi più vari, spaziando dalle avanguardie storiche di matrice eurocolta al minimalismo, dal free jazz alle varie forme dell’improvvisazione idiomatica e svolgendo una serie di residenze creative per l’esecuzione di nuove opere non soltanto legate a forme tradizionali di scrittura musicale. Come omaggio al grande musicista e improvvisatore Lelio Giannetto, padre e fondatore dell’orchestra, il concerto si intitola Omnileliomatic e vede condividere il palcoscenico i musicisti: Thollem McDonas, Benedetto Basile, Marcello Cinà, Dario Compagna, Eva Geraci, Giuseppe Greco, Alessandro Librio, Giuseppe Guarrella, Gandolfo Pagano, Domenico Sabella, Giuseppe Viola e Alessandra Pipitone.
Nella prima domenica di programmazione Prima Onda inaugura uno dei suoi luoghi più simbolici, il Cubo di Sant’Erasmo con NIK lecture demonstration su Alwin Nikolais (ore 18) progetto di Simona Bucci tra danza, parole e proiezioni di video inediti che seguono la metodologia del grande maestro della danza del ‘900 Alwin Nikolais.
Ci si sposta all’Ecomuseo Mare Memoria Viva per Life (ore 21) dell’attore e regista Emiliano Brioschi che mette in scena due episodi che hanno segnato tragicamente le cronache di quarant’anni fa: il rapimento e l’omicidio di Roberto Peci il 3 agosto 1981 e la prigionia e la morte della terrorista Ulrike Meinhof, trovata impiccata, nel carcere tedesco dov’era richiusa, il 9 maggio 1976.
Simona Nappi, Simona Bucci, Filippo Domini, Alessio Distefano e Opera Bianco sono anche i protagonisti dell’incontro curato da Giovanna Velardi alle ore 19,00 allo Stabilimento Balneare.
Il ricavato degli spettacoli di questo weekend sará tutto devoluto da Prima Onda al restauro che Le Vie dei Tesori si è impegnato a fare in un bene dell’Esercito: la realizzazione di una struttura di protezione dalla caduta massi di un’area della Caserma Ruggero Settimo che consentirá di riaprire il teatro della Caserma.
Domenica 31 ottobre – Arriva a Prima Onda TeatrInGestAzione, compagnia di ricerca-azione teatrale, attiva dal 2006 di base a Napoli, che si occupa di produzione, educazione, progettazione e curatela in ambito artistico con una particolare attenzione ai processi condivisi. Convinti che i processi di creazione debbano avvenire in luoghi non teatrali, dove si parla un linguaggio altro, e dove tutto intorno è paesaggio da esplorare, lingue nuove da apprendere, umanità da accogliere, TeatrInGestAzione aprono il loro laboratorio Not Found (ore 17 anche nei giorni 01, 02, 03, 04 novembre) al lavatoio del Centro Padre Nostro.
Gli spettacoli all’Ecomuseo MMVproseguono con Still Alive (ore 21), primo progetto interamente scritto, diretto e interpretato dall’autrice e attrice romana Caterina Marino. Ad accompagnarla sulla scena ci sono i video di Lorenzo Bruno e la regia di Marco Fasciana.
Chiude la serata la performance sonora Boxe, Studio n.1 (ore 22 Ecomuseo MMV) di Federico Pipia, musicista e sound designer che mescola generi e strumenti diversi per sviluppare un discorso musicale mutevole. Si occupa di composizione, esecuzione e improvvisazione in contesti musicali diversi tra loro e suona chitarra e basso elettrici, computer, live electronics e sintetizzatori, oltre a comporre musiche per cinema e teatro.
Martedì 1 novembre – Prima Onda coltiva anche i più giovani sguardi spettatoriali, dedicando al teatro per bambini e ragazzi parte della sua programmazione, a cominciare da Le avventure di Pinocchio (in replica anche il 02 novembre ore 17.30 all’Ecomuseo MMV), cavallo di battaglia della compagnia Teatro D’Aosta nato da La Filastrocca di Pinocchio di Gianni Rodari, con la regia di Livio Viano e l’attrice Stefania Ventura. Spettacolo teatrale per attrice e marionetta che in oltre 15 anni è stato rappresentato più di 700 volte in Italia e all’estero, trovando sempre nuovi adattamenti.
Tra le compagnie più attese al festival c’è sicuramente Babilonia Teatri, fondata nel 2005 da Valeria Raimondi e Enrico Castellani, già Premio Ubu nel 2009 e 2011 e Leone d’argento alla Biennale di Venezia 2016, che approda sul palcoscenico dell’Ecomuseo MMV alle 21 con Pietre Nere, spettacolo teatrale risultato dell’indagine condotta sul territorio di Asti all’interno di Casa Mondo, progetto vincitore del Bando Art Waves di Compagnia San Paolo. Per la creazione di Casa Mondo vengono invitati cinque artisti alla produzione di un’opera, chiedendo a ciascuno di scegliere uno dei luoghi di indagine affinché sulla base della conoscenza e dell’incontro ne venga restituita un’opera artistica, dando vita a uno spettacolo teatrale all’interno del quale i materiali ricevuti saranno voci, suoni e immagini in grado di nutrire la composizione e la riflessione.
Mercoledì 2 novembre – Dopo TeatrInGestAzione e Teatro D’Aosta, Prima Onda presenta Una Fuga in Egitto. Rotta virtuale per l’esilio, (Casa, Lavoro e Preghiera di Padre Messina, ore 19.30; anche il 03, stesso orario) progetto drammaturgico, montaggio e regia di Turi Zinna. Tre lavoratori della parola, Lina Prosa, Tino Caspanello e Turi Zinna invadono il campo della realtà virtuale per congegnare un’esperienza immersiva multidimensionale che sfuma i confini tra l’intimo e il politico, tra il simulato e il concreto, tra il qui e il lì, tra l’ora e l’allora. In Una fuga in Egitto c’è una Maria che autofeconda in sé un pensiero rivoluzionario: annuncia la sua Immacolata Concezione a un angelo divenuto ateo. Un Giuseppe pavido e conformista, incapace di comprendere e pronto a divorziare. Un tempio deciso a far strage degli occhi indisponibili a essere programmati. Una Maria che partorirà uno sguardo destinato a liberare il mondo. Una salvezza, non ancora salva, da dover salvare.
Giovedì 3 novembre – La città di Palermo ritorna protagonista con Palermo Aumentata (Ecomuseo MMV, ore 21) performance sperimentale che porta in scena la vocazione corale del libro “Palermo Biografia Progettuale di una Città Aumentata”, curato da Maurizio Carta e dall’Augmented City Lab, tradotto in una pluralità di voci, suoni e movimenti dalla performer, cantante, attrice, architetto, ricercatrice, illustratrice e scenografa palermitana Marina Mazzamuto e dal musicista Alberto Santamaria.
Alle 22 ritorna la grande musica allo Stand Florio Contemporary Hub, con l’ensemble Grand8, formazione che lascia libere e fa circolare, come i sistemi vitali del corpo umano, le energie individuali e comuni, coniugando diverse musiche organiche e viventi, aprendosi e scambiando con ciò che lo circonda. Grand8 suona Grand8 privilegia i percorsi alla loro destinazione: l’idea di “senza direttore d’orchestra” costringe i musicisti a costruire uno “spazio comune” pur essendo volontari, avventurosi, curiosi e rigorosi. La parola diventa collegiale ed è indispensabile per evocare la musica, il funzionamento umano, le scelte organizzative.
Venerdì 4 novembre – Prima Onda riparte dalla musica all’Ecomuseo Mare Memoria Viva alle 21 con le Inondazioni sonore di Grand8 che per l’occasione incontra la SIO Sicilian Improvisers Orchestra. Protagonisti della sperimentazione democratica senza leader e reduci dal festival Grand Vertige a Marsiglia, dove i due ensemble si sono incontrati per la prima volta, Grand8 e SIO continuano a Palermo lo scambio di esplorazioni e sperimentazioni sonore seguendo il sentiero dei suoni, della creatività, dell’invenzione, dell’immaginazione, della condivisione, della poesia, del sogno.
Anche oggi è in programma un incontro allo Stabilimento Balneare dell’Ecomuseo MMV alle 18,30 con Anna Gesualdi, Giovanni Trono, TeatrInGestAzione, Collettivo Dom, Genìa Lab Art, Valentina Greco e Stefania Galegati.
Sabato 5 novembre – Il fine settimana del festival comincia alle 19.00 dal Centro Padre Nostro, all’ex Mulino del Sale con Chiudi gli occhi di Giuseppe Massa e la sua compagnia Sutta Scupa. Sempre al Centro Padre Nostro, al Lavatoio, alle 20 con TeatrIngestAzione andrà in scena Monàs. La sostanza reale delle cose. Un progetto scenico in fase embrionale, un ibrido tra installazione partecipata, composizione coreografica e live cinema che ci interroga sullo scarto tra realtà e post verità, e come in questa frattura si subisca o si pratichi un esercizio di potere. La performance si avvale del dispositivo spaziale e interattivo “Not Found”, nato da un’indagine su La Società dello Spettacolo (Debord, 1967). Uno spazio di azione, osservazione e contemplazione, che accoglie contemporaneamente i performer e i visitatori, dove il corpo scrive e si inscrive tra la folla, dando vita ad una “micro società provvisoria” (Debord 1959).
Nello stesso giorno arriva al festival la compagnia Bartolini/Baronio, un duo di artisti in grado di portare sulla scena un reticolato di molteplici e sovrapposte linee narrative, intrecciate non esclusivamente dalle proprie storie individuali, ma anche da quelle che hanno segnato, percorso e ripercorso biografie collettive.
All’Ecomuseo MMV alle 21.30 Bartoli/Baronio presenta Josefine, rilettura del racconto di Franz Kafka “Josefine, la cantante o il popolo dei topi” in cui lo scrittore evoca un tempo di estasi e grazia, nel quale il popolo dimentica sé stesso e si raccoglie attorno all’artista, alla gioia infantile del gioco.
Domenica 6 novembre – L’ultima giornata di programmazione di Prima Onda comincia la mattina con Fuga Urbana #Palermo, l’esplorazione urbana dentro la città a cura di Valerio Sirna del Collettivo DOM, con partenza dall’Ecomuseo Mare Memoria Viva alle ore 11 e picnic al termine della passeggiata.
La chiusura del Festival è affidata a Joele Anastasi, Enrico Sortino e Federica Carrubba Toscano, fondatori di Vucciria Teatro, formazione artistica dal 2018 prodotta dalla Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, in scena alle 19 sempre all’Ecomuseo MMV con We are not Penelope.
La domanda dal quale nasce il progetto è: che cosa è la fedeltà?
Per provare a rispondere i tre artisti hanno scelto il mito di Penelope, moglie di Ulisse che passa vent’anni a scontare sulla sua pelle il prezzo della fedeltà a tal punto da restare incastrata dentro il suo stesso sacrificio. Definita solo da questo, Penelope cessa di essere donna e madre in virtù della presenza ingombrante di un uomo assente.