All’apparenza davano l’impressione di essere biciclette elettriche a pedalata assistita, in realtà erano scooter elettrici. I finanzieri del 1° nucleo operativo metropolitano della Guardia di finanza di Palermo, insieme ai funzionari del locale Ufficio delle dogane, hanno sequestrato 42 acceleratori di matrice thailandese. Tutti conservati all’interno di un container al porto di Palermo.
Denunciato l’importatore per aver introdotto in Italia “prodotti pericolosi”. I prodotti erano destinati nel territorio del trapanese. I controlli sono scattati dopo la segnalazione di un carico di biciclette elettriche importate. Al momento dell’arrivo all’interno del container i finanzieri hanno notato che le biciclette elettriche a pedalata assistita erano pronte per essere trasformate in scooter a propulsione elettrica. Ad intenderlo un particolare sul lato destro del manubrio. Proprio quella parte era dotata di un connettore elettrico con tre fili pronti a collegarsi con degli accelleratori.
Il meccanismo in breve tempo li trasformava in ciclomotori privi di omologazione. Non soggetti a copertura assicurativa e pronti per la commercializzazione e l’utilizzo anche da parte di minori di 14 anni.