Le barriere si possono abbattere. Ieri nella spiaggia di Mondello l’evento “Più Giri Più Vivi”, dimostrazione del triathlon solidale, ne è stato l’esempio. La vera dimostrazione che se si vuole, tutto si ottiene. Persone con disabilità hanno praticato la multi-disciplina nuoto-bici-corsa, grazie all’ausilio di attrezzature innovative che facilitano l’attività sportiva a qualsiasi livello e a qualsiasi gravità della disabilità. Persone con disabilità e senza disabilità che si sono integrate tra loro, dove il capitale umano e lo scambio di energie e di emozioni è stato reciproco.
L’A.S.D. Aquademia, società organizzatrice per la tappa di Palermo, svoltasi ieri pomeriggio, ha comunicato al pubblico presente e attraverso i mezzi di informazione che lo sport non è solo agonismo e non è solo per pochi: lo sport è per tutti e di tutti. Tante le testimonianze, tante le storie: Giacomo che grazie a una bici ha praticato la frazione della corsa, la sua prima volta; Sergio che ha praticato la frazione di bici; Silvio ha praticato tutte e tre le discipline grazie alle attrezzature e al supporto degli organizzatori nazionali del progetto, Sara Rubatto e Mauro Cennarazzo, e ai ragazzi “aquademici” che sono stati sempre al loro fianco, per supportarli e aiutarli nelle tre discipline. Tanti sorrisi, tante gioie e tanti sogni che Aquademia si impegnerà al massimo per realizzare, affinché la disabilità possa essere vissuta non come diversità, ma come totale inclusione e scambio reciproco di aiuto ed emozioni.
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