Palermo, mille bare insepolte al cimitero dei Rotoli: “Con questo caldo pericolo sanitario grave”

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Si aggrava di giorno in giorno la situazione al cimitero dei Rotoli a Palermo. Proprio nel capoluogo siciliano, dove le bare insepolte hanno quasi raggiunto quota mille. L’emergenza è esplosa nell’autunno del 2019 a Palermo. Ma adesso, a causa del caldo torrido degli ultimi giorni, alcune bare sono letteralmente scoppiate.

“Senza fosse di inumazione o cassoni di zinco la situazione non potrà che ulteriormente peggiorare sino a diventare un pericolo sanitario grave”, ha denunciato il direttore del cimitero, Leonardo Cristofaro. Una vicenda che continua con soluzioni tampone dagli anni Ottanta, e che dall’autunno 2019 è esplosa con un trend di crescita che non si è più arrestato. 

Il direttore del cimitero, Leonardo Cristofaro, ha scritto al capo di gabinetto Sergio Pollicita prima di Ferragosto. Il responsabile ha spiegato che “a causa della mancanza di fosse dove operare inumazioni, oltre alle elevate temperature, numerosi feretri hanno cominciato a percolare copiosamente. La situazione è ormai tale da imporre l’immediata inumazione. O addirittura l’acquisto improcrastinabile e urgentissimo di un congruo numero di bare di zinco destinate a contenerli“.

 Inoltre sull’emergenza è intervenuto il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare. “Bare accatastate da mesi e ora, complici le alte temperature, ‘grave pericolo sanitario’ perfino secondo il Comune di Palermo – scrive il Carroccio in una nota -. Lo scandalo del cimitero Rotoli nel capoluogo siciliano sarà oggetto di una interrogazione parlamentare del senatore Matteo Salvini che prossimamente intende fare un sopralluogo”.