Palermo Ladies Open: Lucia Bronzetti è la prima finalista

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È Lucia Bronzetti, n. 78 al mondo, la prima finalista dei 33^ Palermo Ladies Open. La tennista riminese ha vinto la semifinale contro Jasmine Paolini: un derby durato due ore e 2 minuti e concluso con il punteggio di 0-6 6-3 6-3.

È stato un incontro dai mille volti, iniziato benissimo dalla Paolini che si è aggiudicata il primo parziale a zero in 29 minuti, senza mai concedere respiro alla connazionale. Bronzetti, dopo un toilet break, è rientrata in campo più attenta e determinata. Nonostante un problema alla coscia sinistra, fasciata dopo il terzo game durante un medical time out, l’emiliana ha ottenuto un break di vantaggio in apertura di set per poi chiudere 6-3 in 44 minuti.

Nel terzo e decisivo set, Bronzetti è stata ancora più solida. Dopo un break e controbreak, la riminese ha annullato tre palle break nel quinto gioco ed ha strappato il servizio all’avversaria nell’ottavo game, chiudendo nel gioco successivo. 

Bronzetti giocherà domani alle ore 20 al Country Time Club la prima finale in carriera nel circuito WTA. Di fronte avrà la vincente dell’altra semifinale, tra la spagnola, testa di serie n. 4, Sara Sorribes Tormo e la rumena, n. 6 del seeding, Irina Camelia Begu.

“Se mi avessero detto ad inizio settimana che sarei arrivata in finale, non ci avrei creduto nemmeno un po’ – ha detto a fine match Lucia Bronzetti ho, invece, l’opportunità, di giocarmi la mia prima finale in carriera. Il primo set perso 6-0? Jasmine ha giocato davvero bene. Mi ha messo in grandissima difficoltà. Francamente non sapevo come gestire il match, poi lei è calata ed io sono rientrata in partita”.

Bronzetti fa i complimenti all’avversaria ed avverte l’altra finalista sulle motivazioni che avrà domani nel match più importante della carriera. “A Jasmine Paolini dico che gioca benissimo e che, se non è questo torneo, farà benissimo in uno dei prossimi. Il futuro le riserverà grandi cose. La finale? Sono un’avversaria solida. Per battermi devono lottare. Io darò, sicuramente il massimo”.