La sesta commissione consiliare del Comune di Palermo ha audito i rappresentanti di Federalberghi. Oltre alla condivisione della delibera relativa alla modifica del regolamento della tassa di soggiorno, sono state affrontate le criticità causate dell’emergenza sanitaria.
“Da quasi un anno le strutture alberghiere cittadine, malgrado gran parte siano rimaste aperte, senza avere incassi – osserva il consigliere comunale Ottavio Zacco, presidente della commissione – continuano a essere umiliate e dimenticate da parte del governo nazionale. Mentre altre categorie hanno beneficiato dell’esenzione dei tributi fino a marzo 2021“.
“Scelta questa – aggiunge Zacco – che conferma una disconnessione tra chi legifera e il territorio e che oltre ad umiliare una categoria che rappresenta il 13% del Pil nazionale“. E che “rischia di fare scomparire definitivamente numerose categorie produttive della città. Non si può continuare a non tenere conto dei costi che affrontano le strutture alberghiere: Imu, Tari, Tosap e altre spese“.
“È giunto il momento di iniziare a pensare a un piano di investimenti. Ciò destinando gli eventuali fondi di ristoro 2021 che il governo stanzia ai comuni per la mancata riscossione del tributo di soggiorno a favore delle strutture alberghiere cittadine – conclude Zacco -. Se così non fosse, corriamo il rischio che gli imprenditori palermitani resteranno inermi dinanzi al fallimento delle loro attività causato da una gestione disastrosa da parte del governo“.