Il dott. Sergio Fasullo sarà per i prossimi 5 anni direttore della UOC “Cardiologia Utic con emodinamica” dell’Ospedale Ingrassia di Palermo.
Lo stimato medico, classe 1972, ha vinto la selezione che era stata bandita dall’Asp di Palermo il 29 agosto del 2019 per il conferimento del delicato incarico, superando la valida concorrenza dei candidati dott. Caserta e dott. Ridolfo.
Daniela Faraoni ha conferito l’incarico al già facente funzioni dott. Sergio Fasullo sulla base dei migliori punteggi attribuiti dalla commissione di valutazione.
Il dott. Fasullo è un clinico umanamente legato ai suoi pazienti e dalla precoce intuizione per la cardiologia alla quale ha contribuito nonostante la pandemia Covid 19. Alcuni dei suoi lavori sono entrati a far parte delle linee guida americane, canadesi ed europee relativamente alla cardiopatia ischemica, allo scompenso cardiaco e all’embolia polmonare.
Il dott. Fasullo è anche autore di due libri riguardanti la malattia e il dolore come nostro destino, e il rapporto medico paziente nell’ottica di una forte alleanza tra conoscenza scientifica e di ethos umanitario.
Un risultato che premia non solo il medico, ma anche l’uomo da sempre legato all’amore per la propria professione e per i suoi pazienti.
Questi i risultati di eccellenza ottenuti nel 2021 nella U.O.C. di Cardiologia dell’Ospedale Ingrassia di Palermo: 1.185 ricoveri, 453 angioplastiche coronariche, 884 coronagrafie, 268 impianti di pacemaker e defibrillatori, 20.187 prestazioni ambulatoriali.
Nell’ultimo triennio tra le novità dell’Asp di Palermo ci sono state inoltre la cardiologia vascolare con nuove procedure (carotidi, femorali, auricola e difetti), l’implementazione del servizio di elettrostimolazione con interventi di ablazione e pacemaker senza fili e la creazione della rete cardiologica aziendale con riferimenti a Petralia Sottana e Termini imerese, l’attivazione del servizio cardiologico a Villa delle Ginestre, la riduzione delle liste d’attesa per prestazioni cardiologiche, l’attivazione di 2 posti letto di semintensiva (area grigia) per i pazienti con infarto e blocco atrioventricolare, il raggiungimento dell’obiettivo “rete ima” e la riduzione della degenza medica e della mortalità ospedaliera.
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