Ora legale 2021, “conto alla rovescia” per spostare le lancette. Sarà per l’ultima volta?

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Come ogni anno con l’arrivo della primavera inizia il “conto alla rovescia” per spostare le lancette dell’orologio. Nella notte tra oggi, sabato 27 marzo e domani, domenica 28 marzo 2021, infatti, le lancette di tutti gli orologi andranno spostate in avanti, dalle 2 alle 3. Anche se, in apparenza, si tratta di un gesto molto semplice, ad ogni cambio di ora sono tanti – compresa la sottoscritta- ad vivere una sorta di ” panico da cambio d’ora” che poi si concretizza sempre nel non sapere se portarle in avanti o indietro, dilemma che viene quasi sempre risolto dalla, provvidenziale quanto illuminante, ricerca su Google della voce “cambio orario”, “ora legale”, “lancette avanti o indietro”.

Anche se il passaggio dall’ora solare a quella legale è stato pensato per godere di un vantaggio poichè consente di avere un’ora di luce in più di sera in modo da consumare meno corrente elettrica, questo cambiamento, in molti, genera un senso di spossatezza. Ciò dipende dal fatto che, se da una parte, le giornate saranno all’apparenza più lunghe ed il buio arriverà più tardi, dall’altra, almeno nei primi giorni, dovremo abituarci a dormire un po’ di meno.

Sessanta minuti di luce naturale che in Italia è stato quantificato in oltre un miliardo e 700 milioni di euro nel periodo 2004-2020, pari al consumo di 150 mila famiglie. Ma da qualche anno ci si chiede se il 2021 sarà l’ultimo anno dell’ora legale anche in Italia dal momento che in alcuni Paesi è davvero l’ultima volta perché l’Europa ha chiesto di uniformare l’orario a livello comunitario. Una richiesta che risale al 2018 con l’approvazione con l’84% dei voti di una risoluzione che prevede l’abolizione dell’obbligo per i diversi Stati membri di cambiare l’orario due volte all’anno.

Ma l’Italia ha sempre accolto con freddezza l’ipotesi di abbandonare l’ora solare.  Più di recente, il Conte bis ha deciso per il doppio orario mentre altri Paesi a noi vicini come Francia, Germania, Finlandia, Lituania, Svezia ed Estonia si sono già espressi per l’orario unico per tutto l’anno. A insistere su questa linea sono soprattutto i Paesi del Nord Europa per la maggiore vicinanza con il Polo Nord che impone una copertura di luce in estate molto più lunga rispetto alle nostre giornate.

La crociata per abolire l’ora legale servirebbe ad evitare una fonte di stress per l’equilibrio psicofisico dei cittadini. Secondo alcuni sondaggi fatti in Europa, il cambio d’ora sarebbe fonte di stress. Anche se, ormai, la tecnologia fa tutto in automatico, a coloro che utilizzano orologi da polso o hanno orologi alle pareti spetta “l’ingrato” compito di ricordarsi di “aggiornare” i loro dispositivi al nuovo orario onde evitare di ritrovarsi perennemente in anticipo di un’ora ad ogni appuntamento.  Ma non è tutto. Il ritorno dell’ora legale, secondo gli scienziati, può influire sull’organismo provocando disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e stress. Alcuni studi scientifici confermano, inoltre, che il cambio dell’ora, come l’instabilità meteorologica primaverile o, forse, persino di più, influisce sullo stato d’animo quotidiano.

Ad ogni modo, che sia o meno per l’ultima volta, per vivere al meglio questo passaggio, un suggerimento utile può, sicuramente, essere passare più tempo possibile all’aria aperta, in modo da fare riabituare l’organismo al nuovo orario. Basterà fare delle lunghe passeggiate al passo scandito dal vostro “ritmo interiore” per aiutare il nostro corpo a risincronizzare il nostro orologio biologico e ad affrontare la nuova stagione con la carica e l’energia necessari. L’anno prossimo si vedrà!