Diminuiscono, per il quarto anno consecutivo, gli omicidi volontari. Questo è il dato che emerge da un documento elaborato dalla Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della Pubblica sicurezza che tiene conto delle informazioni provenienti dalla banca dati interforze.
Nel lavoro del Servizio analisi criminale, si evidenzia come, nel corso del quadriennio preso in esame, ci sia stata una costante diminuzione degli omicidi volontari: 375 nel 2017, 359 del 2018, 315 del 2019 per arrivare ai 271 del 2020, con una riduzione tra il 2019 e il 2020 del 14 per cento. In particolare, l’andamento degli omicidi in ambito familiare o affettivo sono passati da 151 del 2019 a 142 nel 2020; in lieve calo le donne uccise da partner o ex partner, che da 68 del 2019 sono diventate 66 nel 2020.
Il calo del numero dei delitti nello studio viene messo in relazione con le misure restrittive adottate a seguito della pandemia da COVID-19 e le successive riaperture alla libera circolazione delle persone. Infatti, l’anno appena trascorso fa registrare 31omicidi a gennaio che si riducono a partire dal mese di febbraio (16) e nel periodo del lockdown, con valori particolarmente bassi nei mesi di marzo e aprile (18 omicidi). Con l’allentamento delle misure restrittive a maggio e a giugno, c’è stato un rialzo rispettivamente di 20 e 33 omicidi, per poi diminuire di nuovo nei mesi di ottobre e novembre (17).
Nel 2019 l’andamento è stato più altalenante con la soglia minima raggiunta nei mesi di giugno (20) e dicembre (16), mentre il maggior numero di omicidi è stato registrato nei mesi di marzo (38) e di aprile (32). Analizzando invece il dato a livello regionale si nota che delle 111 vittime donne del 2019 la maggior parte è stata uccisa in Lombardia (18), Emilia Romagna (14) e Lazio (12). Nel 2020, anno in cui sono state uccise 112 donne, la Lombardia ha continuato a mantenere il terribile primato con 21 omicidi, seguita dal Piemonte con 16.