Arrivando quasi al “fischio finale”, prima di vedere partecipare i nostri campioni senza il Tricolore, il Consiglio dei Ministri ha finalmente approvato il decreto dell’autonomia del Coni.
Il Presidente Giovanni Malagò ha subito chiamato Thomas Bach, Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, per informarlo e confermare la partecipazione con stendardo e inno degli italiani a Tokyo 2021.
Domani sarebbe stato il termine ultimo, in vista dell’incontro del CIO che avrebbe discusso la nostra situazione.
La violazione della Carta Olimpica da parte dell’Italia, per una mancata autonomia del Coni dal Governo nazionale avrebbe significato la squalifica e la partecipazione degli atleti nostrani senza bandiera né inno.
Infatti, la Carta Olimpica prevede che i Comitati Olimpici Nazionali debbano essere autonomi, senza pressioni di alcun tipo, incluse quelle politiche, religiose, giuridiche ed economiche.
Il Coni, a fine 2018, ha cambiato nome e competenze, rientrando sotto il controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, quindi nelle casse e nella giurisdizione dello Stato.
Malagò e il Cio sono rimasti in attesa di una legge del Governo fino ad oggi, nonostante siano stati messi a rischio sia Tokyio 2021 che Milano-Cortina 2026.
Alle 18:00 di oggi è attesa una conferenza stampa del Presidente del Coni Giovanni Malagò e del Segretario Generale Carlo Mornati al Foro Italico di Roma.