Nuovo raid a Palazzo Magnisi, distrutti arredi e documenti del Servizio sociale

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Dopo che ieri il personale degli uffici del Servizio sociale di Palazzo Magnisi ha chiesto l’intervento dei Vigili fuoco e di Rap per rimuovere alcune cataste di legna ammassate in prossimità del Palazzo, probabilmente per la tradizionale “vampa di San Giuseppe”, stanotte alcuni ignoti sono entrati all’interno dei locali, portando via mobili, suppellettili e documenti, per poi bruciarli all’esterno dell’edificio.

“E’ un fatto gravissimo – dichiara l’assessore Giuseppe Mattina – un attacco diretto ai lavoratori del Servizio sociale e a tutti i dipendenti impegnati nell’assistenza alle famiglie e alle persone più fragili e bisognose. Un lavoro di assistenza che adesso sarà fortemente rallentato, se non azzerato del tutto per alcune famiglie, a seguito della distruzione dei documenti”. 

“A fare le spese di questa selvaggia inciviltà – afferma il sindaco Leoluca Orlando – saranno le famiglie fragili del quartiere e del centro storico, a conferma del fatto che le prime vittime dell’illegalità sono sempre i più bisognosi”. 

Sul posto si sono appena recati il questore e il prefetto di Palermo, che hanno incontrato l’assessore Mattina, assicurando il massimo impegno delle Forze dell’ordine e di tutte le istituzioni per individuare al più presto i colpevoli.
“Nel ringraziare il prefetto e il questore per la solidarietà e l’impegno – conclude il sindaco – mi auguro che vi sia una risposta forte da parte del quartiere, che rivendichi la priorità dei diritti sulla inciviltà  e sui soprusi”.

 “Il grave atto vandalico ai danni degli uffici comunali di Palazzo Magnisi rappresenta un attacco a tutti i palermitani: ignoti hanno dato alle fiamme arredi e documenti del Settore Attività sociali mettendo a rischio un lavoro svolto quotidianamente, specie durante la pandemia, a vantaggio delle fasce più deboli della popolazione. Un atto ingiustificabile che rallenta le attività degli uffici, ma che soprattutto fiacca il morale di tanti lavoratori che con abnegazione si mettono al servizio della propria città per aiutare chi sta peggio. Ci auguriamo che i responsabili vengano individuati e puniti, ma chiediamo anche all’amministrazione comunale di avviare una campagna di sensibilizzazione sui compiti di questi uffici e sul loro ruolo a fianco dei più deboli”. Lo dicono Nicolò Scaglione e Giovanni Paternostro del Csa-Cisal.