Nonostante gli spettacoli siano momentaneamente sospesi per fronteggiare l’impennata dei contagi da Covid-19, il Museo delle Marionette resta aperto alle visite così come la sua biblioteca, esibendo il Super Green Pass e indossando la mascherina FFP2.
Dopo avere riscosso successo e grande affluenza di visitatori, la mostra “Inferno. Una topografia del Male”, ideata da Jean Clair e curata dallo stesso Clair e da Laura Bossi, si prepara a chiudere i battenti.
Ci sarà tempo fino a domenica 23 gennaio per ammirare questo racconto corale di bellezza e suggestione che parte dalle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante per indagare l’inferno.
Nella narrazione non potevano che essere coinvolte anche le marionette del Museo Antonio Pasqualino, ospitate dalla Sala 6, con i personaggi del mondo diabolico allestiti in un tipico teatrino.
La cultura popolare espressa dal teatro dei pupi, infatti, trabocca di figure magiche (il più delle volte connotate da un trucco marcato, vestiti appariscenti, oggetti misteriosi e contraddistinti sulla scena da movimenti rotatori). Il diavolo viene chiamato nei modi più disparati: Mastru Paulu, lu cucinu, Satanassu, Bezzebbù, Lucifaru e Malagigi e rappresentato con attributi precisi: corna, ali, gambe caprine. E, a corredo, rumori di catene, grida, lamenti; elementi fortemente evocatori dell’universo dantesco.
foto ©Giacomo Bordonaro