Oggi 27 maggio, l’UNICEF Italia celebrerà il trentennale della ratifica della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel nostro paese con la campagna #Lunga vita ai diritti , promuovendo una serie di attività e iniziative in tutta Italia.
Tra queste l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e l’Unicef Italia saranno ancora una volta insieme e hanno promosso l’iniziativa dei comuni che proietteranno in un luogo rappresentativo della città, il logo celebrativo predisposto da Unicef o si illumineranno di blu dalle 20 alle 24 di stasera.
Dei 218 i comuni di tutta Italia che hanno aderito – solo per citarne alcuni tra i capoluoghi – ci sono: Ancona, Ascoli Piceno, Bari, Brescia, Benevento, Catania, Chieti, Cremona, Ferrara, Firenze, Genova, L’Aquila, Latina, Livorno, Mantova, Messina, Modena, Padova, Palermo, Parma, Pescara, Piacenza, Pisa, Pordenone, Potenza, Prato, Reggio Calabria, Rovigo, Siracusa, Terni, Torino, Taranto, Trento, Treviso, Trapani, Venezia e Verona; così come ci sono numerose altre comunità più piccole che hanno voluto essere in prima linea nel rinnovare il proprio impegno ai diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti.
Questa è una delle varie iniziative che Anci e Unicef hanno promosso insieme negli ultimi anni, grazie ad un Protocollo siglato nell’ambito del Programma Unifcef Città amiche dei bambini e degli adolescenti, volto a valorizzare il ruolo strategico che le amministrazioni locali hanno nel dare piena attuazione alla Convenzione Onu.
“La Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo. L’Italia l’ha ratificata con la legge n. 176 del 27 maggio 1991, da allora sono stati fatti numerosi passi in avanti attraverso l’attuazione di politiche e leggi a favore dei bambini nel nostro paese” – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia – “Ma c’è ancora tanto da fare per dare piena attuazione alla Convenzione e rendere i diritti dei bambini e degli adolescenti realtà. Il COVID-19, inoltre, ha acuito le disuguaglianze socioeconomiche nel nostro paese. Affinché l’impatto della pandemia non rischi di cancellare i progressi compiuti è necessario ricostruire meglio”.