Successo inaspettato dei libri nuovi su quelli usati e acquistati online. Il nuovo anno scolastico sancisce il flop dell’usato, sia come e-commerce che come negozio fisico. Secondo un sondaggio effettuato da Skuola.net – su un campione di 3.500 alunni di scuole medie e superiori – al ritorno sui banchi, ben 7 studenti su 10 avranno negli zaini soprattutto libri nuovi: il 33% praticamente tutti, il 37% la maggior parte. Non solo, l’appeal dei testi nuovi è in crescita rispetto al recente passato. In un’indagine simile del 2019 (quindi in era pre-Covid) il dato si fermava al 66%.
Solamente nelle regioni del Sud il mercato dei testi freschi di stampa potrebbe aver avuto una leggera flessione. In questo caso la quota di ragazzi che avranno a disposizione prevalentemente libri nuovi arretra al 64%. Al Nord, invece, si va in direzione opposta. Nel Settentrione saranno circa 3 studenti su 4 ad avere gran parte dei testi intonsi. Ma il vero picco lo si registra se si analizzano i diversi livelli scolastici, perché alle medie la schiera degli affezionati al nuovo arriva addirittura all’80%.
Nel settore non si arresta l’ascesa delle librerie e cartolibrerie specializzate, vere dominatrici del settore. Quest’anno ci si è rivolta quasi la metà delle famiglie (46%). Una quota in costante crescita sia rispetto al 2019 (quando erano il 40%) sia al 2020 (quando arrivarono al 42%). Invece, nonostante l’esplosione dell’e-commerce negli ultimi anni, almeno per l’acquisto dei testi scolastici gli shop online non riescono a sfondare.
A ordinare i libri soprattutto su Internet è stata 1 famiglia su 3, un dato praticamente bloccato da tempo (si registrava lo stesso risultato già nel 2019). Terzo gradino del podio per la grossa distribuzione: il 20% (che diventa il 27% nelle regioni del Nord e si blocca al 10% in quelle del Sud) trova più comodo ordinare i libri nei supermercati.