Legambiente, ai Cantieri Culturali il 4° EcoForum Regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare

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Si è svolto ieri a Palermo, nello Spazio Mediterraneo dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, il 4° EcoForum Regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare a cura di Legambiente in collaborazione con Asja, LVS Group, Agesp, Sarco, a2a, Seap, Novamont, con il sostegno di Snam e con il patrocinio della Regione Siciliana-Dipartimento Acqua e Rifiuti e di Anci Sicilia.

La quarta edizione dell’EcoForum regionale Legambiente Sicilia ha approfondito i punti decisivi per sviluppare nell’isola una rete impiantistica pubblica e privata a servizio della raccolta differenziata di qualità e dell’economia circolare.

“Gestire i rifiuti dove si producono, questa è la battaglia che conduciamo da anni e che continueremo a combattere”. Lo ha detto Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, che ha introdotto i lavori. “La gestione dei rifiuti – ha continuato Zanna – sta all’interno dell’economia circolare. Gli inceneritori sono solo fumo degli occhi per tanti motivi. Il primo è che per la loro realizzazione occorrono 6/7 anni; il secondo è che il conferimento non sarà, come in molti pensano, gratuito. Il terzo motivo è che in ogni caso i rifiuti continueranno a viaggiare da una parte all’altro della Sicilia con un aggravio di costi che pagheranno i cittadini e con grave danno all’ambiente, considerato che il trasporto è su gomma, o addirittura via mare. L’unica soluzione è la realizzazione di impiantistica di qualità”.

La Sicilia ha bisogno di impianti per raggiungere “zero rifiuti in discarica”. “È necessario- ha sottolineato Tommaso Castronovo, responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia – rendere ogni provincia autonoma con impianti di compostaggio per la produzione di biometano e biogas, in sostituzione delle fonti fossili, e come contributo alla generale decarbonizzazione del Paese.  Mancano gli impianti per la trasformazione della materia prima seconda per chiudere il ciclo integrato dei rifiuti ed avviarsi all’economia circolare che si traduce in sviluppo, benessere e occupazione, anche in Sicilia.

“Legambiente spinge – Continua Castronovo – affinché nell’isola si avvii una raccolta differenziata di qualità e di quantità. Occorre, inoltre, incentivare i Comuni affinché sensibilizzino i cittadini ad una corretta raccolta differenziata, e incalzare la Regione perché programmi un processo di rete impiantistica in grado di soddisfare alti livelli di raccolta differenziata, soprattutto di qualità. Infine, considerate le grandi somme che circuiteranno con il pnrr, è fondamentale che si colmi il gap che riguarda la pianificazione e la progettazione  all’interno  delle Srr  e della Regione, in termini autorizzativi”.

Alla fine dei lavori sono stati premiati i Comuni Rifiuti free.