Istat, nel 2020 il Pil in volume è sceso dell’8,9%. Unione Nazionale Consumatori: “Allarmante caduta del potere d’acquisto”

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“Il dato più preoccupante, in prospettiva futura, non è il crollo senza precedenti del Pil o delle spesa delle famiglie residenti, precipitata dell’11%, visto che la ragione dell’entità di tale caduta è nota e in via di risoluzione, visto che dipende principalmente dal lockdown e, quindi, già ora, nel 2021, stiamo assistendo a un recupero notevole” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“E’ più allarmante, invece, la discesa del 2,9% del reddito disponibile delle famiglie e del loro potere d’acquisto (-2,6%), perché se questa flessione perdurasse anche nel 2021, allora ci sarebbero ripercussioni sulla ripresa dei consumi che rappresentano il 60% del Pil (57,35% secondo i dati di oggi a prezzi correnti). Per questo bisogna contrastare il rialzo dell’inflazione a cui stiamo assistendo ora per via del rincaro dei beni energetici (luce, gas e benzina), perché ha ulteriori effetti negativi sul potere d’acquisto degli italiani” conclude Dona.