Una nuova donazione, la terza nel corso dello stesso anno sociale, da parte dell’Interact Club Palermo Montepellegrino, presieduto da Clarissa Tamburello, e del Rotary Club Palermo Montepellegrino presieduto dal professore Antonio Fundarò che hanno voluto regalare, stavolta, al Liceo Scientifico “Santi Savarino” di Partinico, presieduto dal dirigente scolastico professoressa Vincenza Vallone, più di 200 pregevolissimi testi. Dopo l’Istituto Comprensivo “Rosario Livatino” di Ficarazzi e il liceo scientifico “Galileo Galilei” di Palermo, stavolta il Liceo “Santi Savarino” di Partinico frequentato proprio dalla giovanissima e intraprendente presidente dell’Interact Clarissa Tamburello che ha voluto fortemente e tenacemente questa splendida donazione alla biblioteca coordinata dalla professoressa Caterina Brigati, docente di Italiano e Latino (che è anche responsabile di plesso), presente all’evento.
«La presenza di una biblioteca in una scuola, crea – sottolinea il dirigente scolastico del Liceo Santi Savarino Partinico, la Prof.ssa Vincenza Vallone – l’abitudine di leggere negli studenti. Ogni scuola deve avere biblioteche. La biblioteca nelle scuole è una parte importante della vita degli studenti, fungendo da magazzino di esperienze, di emozioni, di informazioni, di storia dell’umanità».
L’importanza continua a rimanere, però, quella legata alle piattaforme formative create, alle strategie attuate dai docenti e agli strumenti utilizzate dagli alunni. Incoraggia lo sviluppo del gruppo e dei singoli studenti, assiste nello sviluppo del vocabolario degli studenti, aumenta la comprensione, instilla l’abitudine di leggere in silenzio e incoraggia un approccio alla risoluzione dei problemi negli studenti. Pregevole le donazioni che molti studenti effettuano a beneficio proprio delle scuole che frequentano. è un valore aggiunto e una partica da insegnare e promuovere.
«Costruire il futuro delle generazioni che verranno dopo la loro – afferma Clarissa Tamburello, presidente dell’Interact Club Palermo Montepellegrino – è per noi giovanissimi un motivo di orgoglio e un motivo di impegno».
La prestigiosa biblioteca del Liceo “Santi Savarino” di Partinico, infatti, istituto diretto brillantemente dalla professoressa Vincenza Vallone, ha ricevuto in donazione duecento volumi molti dei quali offerti da privati (il professore Antonio Fundarò, il professore Filippo Nobile, la scrittrice Enza Pizzolato, altri, invece, più di cinquanta, dalla Casa Editrice “Raffaello” che, negli anni si è radicata nel mondo della narrativa per giovani con «i migliori testi della letteratura mondiale adattati per i ragazzi della Scuola Secondaria da grandi autori italiani e della letteratura mondiali» come precisa Marco Aiello rappresentante della casa editrice. «Titoli – continua Marco Aiello – corredati di schede di approfondimento finali e spunti di discussione e ricerca, per far comprendere e gustare i capolavori di tutti i tempi».
«I libri sono veicoli per imparare ad esprimere le proprie emozioni, per imparare a relazionarsi con gli altri, aprono le porte alla fantasia e alla creatività» ha commentato il dirigente scolastico del Liceo Scientifico Santi Savarino nell’accettare il patrimonio librario. «La lettura investe la vita interiore del soggetto e la sua crescita personale, “leggere “ è un continuo esercizio del pensare, un’occasione per coltivare la mente e le emozioni, un laboratorio sempre attivo per l’educazione alla riflessione e all’apprendimento» ha commentato la preside Vincenza Vallone.
«Leggere, inoltre, è da considerarsi un’attività trasversale rispetto alle varie discipline che deve essere volta a fondare una competenza che si costruisce sulla base di molte dimensioni: cognitiva (saper leggere), operativa (apprendere il saper leggere) e anche attitudinale e comportamentale (abitudine al leggere)».
«L’iniziativa di lettura – ha commentato il presidente Interact Clarissa Tamburello – si propone anche come “un invito all’ascolto” che rivendica, soprattutto per noi nuove generazioni, il potere evocativo della parola, in contrapposizione ad un’invadente cultura dell’immagine».