I supereroi non indossano tutti i mantelli, non volano e non hanno tutti i super poteri. Ci sono eroi più discreti, meno famosi e Sir Tom Moore era uno di questi.
Veterano dell’esercito britannico della Seconda Guerra Mondiale, Tom Moore aveva spento già le sue prime 100 candeline e si era distinto, nonostante la sua non più giovane età, durante l’emergenza coronavirus.
In primavera infatti, attraverso una sfida lanciata sul web, era riuscito a raccogliere quasi 33 milioni di sterline a sostegno del personale sanitario durante la pandemia. Aveva scommesso che avrebbe fatto cento giri di venticinque metri nel suo giardino, prima dei suoi 100 anni. Così dieci giri al giorno, con l’aiuto del suo deambulatore, era riuscito nell’impresa e aveva raccolto più di quanto si era prefissato.
Le immagini dell’anziano signore, in giacca e cravatta, che ogni giorno si impegnava a raggiungere il suo obiettivo a sostegno del suo paese, aveano spinto lo stesso Paese a coltivare la speranza di potercela fare ed andare avanti nonostante tutto.
Il Ministro Boris Johnson l’aveva definito “un eroe” e la Regina Elisabetta aveva interrotto il suo isolamento per insignirlo personalmente con il titolo di Sir.
E’ stato però proprio il Covid a portarlo via: un tampone positivo, il ricovero e non ce l’ha fatta.
Sir Tom Moore, “Captain” Moore come lo chiamavano ormai gli inglesi, ha ceduto alla battaglia, l’ultima, contro una malattia che aveva sfidato giorno per giorno, con il suo deambulatore, metro per metro, passo dopo passo.