Due immaginari vividi e policromatici, due anime sensibili dall’attitudine intima e romantica capaci di analizzare, con l’accortezza del cuore, la complessità delle emozioni, dei sentimenti e delle fragilità umane, si incontrano per dar vita ad un brano che invita a riflettere su quanto, a volte, l’unica soluzione sia non riflettere, spegnendo e disattivando ogni connessione mentale, mettendo a tacere esitazioni e dubbi per vivere appieno l’infinita immensità racchiusa nei dettagli, in quei fugaci e fulminei istanti che portano in sé l’accezione di eterno.
Ed è da questo incontro, umano e professionale, che nasce “Incoscienti” (The Bluestone Records/Talentoliquido/Believe Digital), il nuovo singolo di CARAVELLE & Mercvrio, due tra i migliori esponenti dell’attuale scena indie-pop italiana.
Il brano, un lo-fi d’amore avvolto dal magnetismo della minuzia autorale dei due cantautori capitolini, intreccia il sublime fascino della malinconia alla leggerezza necessaria per lasciarsi andare nei rapporti di coppia, incoraggiando l’ascoltatore a guardarsi dentro senza il peso del giudizio, perché è solo mettendo in luce – a se stessi e al partner – i propri demoni interiori, che è possibile dissipare le ombre del passato, vivendo un presente atto alla costruzione di un futuro consapevole, una relazione stabile in cui le debolezze e le insicurezze di entrambi si trasformano in peculiarità uniche del rapporto stesso e in miglioramenti, piccoli traguardi, da raggiungere insieme.
Ma per scandagliare ogni proprio chiaroscuro, occorre spesso un briciolo di incoscienza, che nel pezzo non si configura con una totale perdita di cognizione di sé e delle proprie azioni, bensì nella volontà di mettersi in gioco, per scoprirsi e farsi scoprire, in un dialogo con la persona amata volto a valicare incomprensioni e difficoltà, con la serenità di chi è in grado di esprimersi attraverso le parole dell’anima.
«Io e Mercvrio – dichiara CARAVELLE – abbiamo iniziato a scrivere questa canzone partendo dalla strumentale. Il mood era molto profondo, con una chitarra iniziale che ci ha consentito di immergerci sin da subito in un clima molto intimista. Abbiamo cominciato a scrivere d’amore, evidenziando le problematiche che possono sorgere all’interno di una relazione. “Incoscienti” parla dei momenti meditativi in un rapporto, ma vuole farlo con un senso di leggerezza, perché in amore, a volte, le soluzioni si trovano vivendo con spensieratezza. In questo singolo, troviamo quindi sia l’aspetto più solitario, che si presenta ad esempio nella prima strofa “sono in un angolo isolato del mondo”, ma anche quello giocoso che ci ha portati al titolo, “Incoscienti”».
Una prospettiva più lieve che si evince anche dalla dimensione sonora, perfettamente resa da Reb the prod con mix e master firmati da Roberto Proietti Cignitti del Container Audio Room, che grazie all’armonioso incalzare del ritmo, delinea l’evoluzione del mood del protagonista, di pari passo con quella del testo.
«Mi è piaciuta molto – conclude Mercvrio – l’idea che ha avuto Andrea (CARAVELLE) e son partito da lì, proseguendo la sua riflessione e mettendoci un po’ del mio, pensando al rapporto con un’altra persona e l’importanza di guardarsi dentro: entrambe le parti hanno i propri mostri interiori e raccontarseli reciprocamente, dopo averli fatti presenti a se stessi, è utile per scoprire a vicenda la complessità propria e dell’altro, così da vivere una storia più serena. Amare, infondo, significa essere un po’ “Incoscienti”, perché è un rischio, ci pone nella condizione di poterci fare del male. E chi, se non gli incoscienti, potrebbero mai accettare e fare una cosa del genere?».
Accompagnato da un iconico videoclip ufficiale, diretto dal team di Miniera Production – che ha curato anche le grafiche della release – “Incoscienti” è un salto nel vuoto tra le onde più increspate del proprio sentire,per portare a galla una nuova ed autentica serenità ritrovata, con se stessi e con l’altro.
CARAVELLE, pseudonimo di Andrea Abruzzetti, è un cantautore e musicista romano classe 1997. Laureato in Ingegneria Aerospaziale, tra un’Inchusa con gli amici e la compagnia della sua fedele chitarra, inizia a scrivere i primi testi inediti quando si accorge che per raccontare – e raccontarsi – le parole dette, sussurrate o gridate dal profondo del cuore, non bastavano più: era necessario concepirle nero su bianco con inchiostro ed anima, per poi avvolgerle di suoni e ritmo. La sua musica è lo specchio di una vita vissuta nel meraviglioso limbo tra incanto e frastuono della Capitale, in cui racchiude amore, incontri personali e racconti storici narrati dal padre. Grazie ad una penna minuziosa e iconografica attraverso cui è in grado di trasporre in brani i suoi ritratti interiori e ad una caratura vocale istantaneamente riconoscibile, CARAVELLE colpisce sin dal primo ascolto per immediatezza e originalità.
Mercvrio, pseudonimo di Davide Attili, nasce a Roma il 19/9/1991, data palindroma, alle ore 19:09, il che infonde mistero al 19, se consideriamo quanto segue: il numero di verso e di capitolo del Corano in cui un angelo annuncia a Maria la nascita di Gesù è 19:19. Coincidenze, si chiede l’artista? Forse. Il fatto che il suo nome d’arte sia il termine romano con cui si indicava proprio la divinità “messaggera” degli Dei è un’altra coincidenza, si chiede il pubblico? Forse si, forse no ed è lo stesso cantautore ad affermare un’ulteriore casualità, anche se, tutta queste serie di avvenimenti concomitanti, sommati, compongono, secondo lo stesso artista, una prova. Prova di cosa non ci è dato saperlo, perché tutto, ancora oggi, rimane avvolto nel mistero. Un mistero di cui Mercvrio si avvolge, lasciando spazio solo alla sua musica ed ai suoi stimati lavori audiovisivi. Dopo essere cresciuto cantando e suonando in gruppi hard rock, metal e “freejazz pop indogiapponese” nei principali, “ma soprattutto nei secondari” locali della Capitale, Davide Attili dà vita, nel 2014, al suo progetto solista, proprio sotto il nome di Mercvrio, che lo vede cimentarsi nella scrittura di testi in lingua italiana. Per quanto il rock e le sue derivazioni sonore esercitino ancora oggi una significativa influenza su di lui nello stile canoro e compositivo, i brani all’attivo del suo percorso solista sono la risultante di molteplici forze contaminanti, non solo musicali. Laureato in Cinema, Teatro e Arti Digitali, Davide coltiva questa sua altra passione, la Musica, realizzando diverse tipologie di prodotti audiovisivi per il collettivo artistico Miniera.
Nel 2018 esce il suo primo singolo ufficiale, “Zanzare in Autunno”, seguito, l’anno successivo, da “Faraone” ed “AmoR”. Nel 2021, la label romana The Bluestone Recordsrimane affascinata dal suo talento, autorale, interpretativo e compositivo e lo stesso anno Mercvrio firma con loro un contratto discografico che, pochi mesi più in là, lo porterà alla pubblicazione di “La pioggia su Roma”, una release intensa dedicata alla Capitale, alla quale partecipano il sagace cantautore NH e due delle voci più potenti ed incisive del nuovo panorama musicale femminile italiano, Cecile e Sarai. A poche settimane dall’uscita di questa collaborazione a 5 stelle, Mercvrio torna a far vibrare i cuori con la sua scrittura diretta, ironica ma al tempo stessa profonda e viscerale con “Ormoni”, un brano dedicato alla doppia faccia dei ricordi d’infanzia, che portano con sé il sorriso scaturito dalla loro rievocazione, ma, al tempo stesso, la malinconia per un’età che non tornerà più e per quei sentimenti puri e limpidi, lontani da secondi fini, che, crescendo, lasciano il posto al controllo delle emozioni ed all’indifferenza, edificata come barriera contro il dolore. Tra ironia, sentimento, emozione, raffinatezza compositiva e vocalità calda, intensa e riconoscibile, Mercvrio è considerato da pubblico e critica uno dei migliori esponenti dell’indie pop italiano.