Bumble è la prima app di dating della storia in cui a dettare le regole del gioco sono le donne. Non ancora popolare quanto Tinder, l’app di dating più famosa del mondo, Bumble si candida apertamente ad essere il suo competitor più agguerrito. Il motivo? Molto semplice: un ribaltamento delle regole del gioco che dà potere d’azione alle donne. E si sa, le app di dating funzionano solo se la presenza femminile è massiccia. Il meccanismo è il classico: ogni utente visualizza i profili altrui e ha la possibilità di mettere un like. Nel momento in cui si verifica un like reciproco, un match per l’esattezza, l’app invia una notifica a entrambe le persone.
Ma con Bumble in caso di match la prima mossa può essere fatta solo dalla donna. L’uomo non può fare nulla se non aspettare di essere, eventualmente, contattato. Funzionalità che contribuisce a rendere l’ambiente più confortevole per il pubblico femminile. Potere alle donne dunque, come confermato anche dal management di Bumble tutto al femminile. Nel 2020 l’app ha superato i 70 milioni di utenti attivi e tutti scommettono che si tratta solo dell’inizio.
A rafforzare la convinzione degli investitori che Bumble possa essere una vera fortuna è anche il suo modello di business: l’app di fatto è a pagamento. Limitatissime le funzionalità gratuite, per poter davvero sfruttare le sue potenzialità è necessario sottoscrivere un abbonamento. L’app è disponibile anche in Italia sia per iOS che per Android.
Ma chi è Whitney Wolfe Herd, CEO di Bumble? Whitney nasce nel 1989, a 22 anni conosce Sean Rad, inizia a lavorare con lui e altri 3 ragazzi e fonda Tinder. È proprio lei a scegliere il nome Tinder che significa “materiale secco, infiammabile”, un nome che rimanda allo scoppio di una scintilla.
Nel frattempo Whitney frequenta Justin Mateen, uno dei Co-Founders. Quando si lasciano, lui inizia a minacciarla, controllarla, insultarla: dopo due anni lei lascia l’azienda e fa causa perché vittima di molestie sessuali. Sui social è un inferno di minacce di morte e stupro, comportamenti che le causano forti attacchi di panico, bloccandola in casa. Ma reagisce, si rialza e fonda a 25 anni Bumble. Nel 2019 è la seconda app di dating più popolare negli USA. Poche settimane fa Bumble si è quotata in borsa: la sua valutazione è arrivata a ben 14 miliardi. Oggi Whitney è conosciuta come la self-made woman più giovane nella storia a diventare miliardaria.