É una coda lenta, a un metro di distanza uno dall’altro, quella in alcune aree simbolo del bisogno, per avere un pasto take away donato gratuitamente dalla pasticceria di Enza Pizzolato in Alcamo e distribuito dai soci del Rotary e del Rotaract Club Palermo Montepellegrino guidato, quest’anno, dal presidente Salvatore D’Angelo.
Ognuno procede in fila con il suo fardello di sogni spezzati, alle prese con le quotidiane difficoltà della vita. Parlano poco fra loro ma hanno tantissimo bisogno d’una parola dolce, di coraggio e di un pasto vero.
“La povertà dilaga a vista d’occhio e si resta impotenti. Per questo il Rotary deve restare il presidio più nobile del service” ha commentato Salvatore D’Angelo, presidente del Club Rotary Palermo Montepellegrino, visibilmente commosso e pieno di grinta che con alcuni soci Maria Rosaria Tarantino e Alessandro Gambino (accompagnato dal papà Salvatore), hanno percorso, in lungo e in largo, la città di Palermo e non solo i luoghi ove, sovente, trascorrono la notte i clochard. Sono in coda. Uno dietro l’altro. A dare un sacchetto con un primo piatto caldo (una eccellente pasta al forno), un contorno (spinaci e crocchette di patate), un secondo di carne (vitello panato al forno), panini, frutta, acqua, latte, e un dolce, c’era il gruppo del Rotary Club Palermo Montepellegrino all’interno del progetto più ampio dell’Associazione Morvillo che da anni rappresenta l’avamposto alla povertà.
“La novità da qualche anno – ha commentato Salvatore D’Angelo – è che il Rotary Montepellegrino non vuole limitarsi a distribuire, cosa già importante, ma coinvolge gli amici nella realizzazione del cibo e i soci nel reperimento di alcuni generi alimentari e principalmente bevande”.
“In cucina, infatti, c’è la superba amica Enza Pizzolato che, oltre a donarci il cibo, ormai dal 2021, ha regalato il suo lavoro, quello della figlia Francesca Todaro e del socio Antonio Fundarò e il suo sorriso sempre unico” ha commentato il presidente del club Salvatore D’Angelo. Che continua “stasera abbiamo servito quasi 100 pasti e abbiamo, ne sono certo, dato conforto a chi voleva solo il regalo di uno sguardo sincero e pulito”.
Un grazie sincero a chi ha donato i pasti e ai soci che hanno regalato il tempo, la manodopera e un sorriso. Questo è Rotary e questo è il Rotaract che, rappresentato dal suo presidente Marco Raneri, è riuscito, ancora una volta, ad esserci contribuendo così ad una coesione di progettualità.