Il 25esimo emendamento che aleggia sulla testa di Donald Trump

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Il 25esimo emendamento della Costituzione Americana potrebbe salvare il Paese e il governo da Donald Trump.

Questo è quanto pensano e stanno sollecitando fortemente a fare i membri democratici, e non solo loro, al Senato.

Anche i senatori repubblicani pensano di agire per fermare i deliri di Donald Trump, a seguito dei discorsi e delle azioni di ieri sera.

Fra le misure da poter attuare ci sono censura, impeachment e il 25esimo emendamento, quest’ultimo mai utilizzato.

Ma nelle ultime ore il partito conservatore lo sta prendendo in considerazione.

Se Trump fosse dichiarato incapace di svolgere le sue mansioni, al suo posto andrebbe il vicepresidente Mike Pence, che dovrebbe portare a termine il mandato fino all’insediamento del nuovo Presidente.

Il 25esimo emendamento

Al 25esimo emendamento ha fatto anche riferimento il leader democratico del Senato, Chuck Schumer, che ha chiesto al vice Pence e al resto dei deputati di agire subito per fermare Trump, responsabile della rivolta da lui “incitata”.

L’emendamento, presentato e ratificato al Congresso nel 1965 e nel 1967 dopo l’assassinio del Presidente Kennedy, attesta che il presidente può trasferire volontariamente il potere al suo vice per motivi di salute, com’è già accaduto tre volte (solo per alcune ore, ndr)

Nel 1985 con Ronald Reagan e nel 2002 e nel 2007 con George W. Bush.

Il capitolo 4 dell’emendamento fa riferimento però alla possibilità che il presidente sia incapace di trasferire il potere o non intenzionato a farlo: in questo caso, mai accaduto finora, è il vicepresidente – in accordo con i 15 principali membri del governo – a stabilire l’incapacità del presidente di stare al comando.

Il presidente a sua volta potrebbe dichiararsi capace e per quattro giorni, il vide presidente resterebbe al comando finché il governo non dichiari per la seconda volta l’incapacità.

Se la dichiarazione non avviene, il presidente riprende il suo posto; in caso contrario sono Camera e Senato a dover votare: entro 21 giorni devono esprimersi sulla questione, con una maggioranza di due terzi.

Secondo fonti interne al Governo, sia i membri democratici che quelli repubblicani stanno ipotizzando il ricorso al 25esimo emendamento.

Tra le mosse da poter fare ci sarebbe la censura, ma avrebbe un impatto minimo o l’impeachment, per cui non ci sarebbe abbastanza tempo.

Il ricorso al 25esimo emendamento richiederebbe però una totale rivolta del governo nominato da Trump.

Le possibilità restano remote ma a chiedere ormai l’allontanamento del presidente Trump ci sono anche i quotidiani americani e i politici.