I volontari del Rotary Club Palermo Montepellegrino distribuiscono pasti caldi ai senza tetto

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Le necessità di chi vive per strada sono tante, prima fra tutte proteggersi dal freddo e dalla fame. Soccorrere chi non trova riparo per la notte può evitare che muoiano di stenti. Per questo, dall’inizio dell’anno rotariano 2021-2022, un gruppo, molto coeso, di volontari del Rotary Club Palermo Montepellegrino si reca la sera dell’ultimo mercoledì del mese nelle stazioni ferroviarie di Palermo o nei luoghi dove i senza tetto trovano riparo per la notte, portando cibi e bevande calde e altri generi di conforto utili a proteggere dal freddo.

“Il rigore delle temperature minaccia la vita stessa di chi vive all’aperto. Per questa ragione – ha commentato il presidente del Rotary Palermo Montepellegrino professore Antonio Fundarò – questa presenza capillare nelle strade si intensifica con l’obiettivo di raggiungere in particolare le persone più isolate e meno capaci di difendersi anche dal freddo. Quando le strutture di accoglienza sono assenti o sono piene, questo è l’unico modo per proteggere la vita di chi è senza tetto o di chi, pur con una casa, non ha più nulla per acquistare quel poco che resta da vivere”.

“Questa presenza fedele e amichevole garantita dal gruppo di volontari del Rotary Palermo Montepellegrino, ha inoltre il valore della visita: è andare incontro a chi è in difficoltà, colmando il forte isolamento in cui vive e ricreando legami di affetto e di solidarietà”, ha precisato la scrittrice e pasticcera Enza Pizzolato che, mensilmente, garantisce la produzione personale di 100 pasti caldi da dividere ai meno abbiente, ai meno fortunati, ai soli. Cento primi, cento secondi piatti di carne con contorno, cento panini e cento dolcini per rendere più confortevole e più di gradimento questo pasto caldo donato con il cuore. Un impegno costante e deciso che, ancora una volta, si è avvalso della collaborazione della figlia Maria Cristina Todaro, dei soci commendatore Pierfrancesco Mistretta, avvocato Mario Antonio Vitiello, dottoressa Myriam De Luca e Antonio Fundarò.

“Siamo qui per fare, per ascoltare e per dare un conforto” ha, fortemente, affermato la scrittrice Myriam De Luca

“Attraverso un pasto caldo ci si guarda meglio negli occhi. Il cibo dà conforto e crea relazione. È una mano tesa e insieme scambio di calore umano” ha sottolineato Roberto D’Asta socio del Club Palermo Montepellegrino e volontario impegnato nella distribuzione dei pasti caldi, in una fredda e ventosa serata palermitana. Commenta il dottor Mino Morisco, socio del Club e dell’associazione Francesca Morvilllo (in prima linea nell’assistenza ai clochard) e volontario “Un piatto caldo donato come gesto di cura e attenzione è il modo più diretto, sincero e accogliente per entrare in contatto con una persona e per dirle che si può fidare di te”.

“Stesi su letti di cartone, avvolti sotto montagne di coperte tirate fin sopra la testa, un sacco a pelo accanto all’altro forse nell’illusione di proteggersi mentre un’altra notte sottozero avanza, con il freddo che ti gela le ossa e anche i pensieri. Questo è quello che ti fa star male e ti apre, però, con maggiore attenzione all’altro” – ha affermato il socio del Rotary Palermo Montepellegrino il dentista Giacinto Marra che del volontariato, attraverso lo Studio Solidale “Missione Speranza e Carità” fa, con alcuni colleghi, una caratterizzazione della sua vita.