Green Pass: quanto dura e come richiedere il “certificato verde” che consente la ri-partenza

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E’ in arrivo il “Green Pass”, il  “certificato verde” introdotto dal decreto riaperture dello scorso 22 aprile del  per consentire la ripartenza degli spostamenti e la partecipazione a determinati eventi riservata a vaccinati, guariti dal Covid e persone risultate negative al tampone. 

Il nuovo decreto legge Covid, firmato dal capo dello Stato, dispone che il Green Pass sia rilasciato “anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino” e che sia valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione fino “alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale”. 

Anche chi è già stato immunizzato nelle scorse settimane, ma non ha ancora una documentazione che lo attesti è abilitato a richiedere la certificazione di avvenuta vaccinazione. Come già anticipato, per avere diritto al Green Pass occorre una delle tre seguenti opzioni :
– dimostrare l’avvenuta vaccinazione;
– essere guariti dal Covid-19;
– essersi sottoposti a tampone con esito negativo al massimo 48 ore prima della partenza.

Una volta richiesta dall’interessato, la certificazione verde Covid-19 è rilasciata in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione o da quella dove si è stati curati oppure, per i pazienti che non hanno avuto bisogno di ricovero, dal medico di base. La certificazione rilasciata a seguito di un tampone negativo si ottiene, invece, dalle strutture sanitarie pubbliche, private autorizzate e accreditate e farmacie, ad esempio, presso cui si è effettuato il test.

Coloro che abbiano già completato il ciclo di vaccinazione e non abbiano ancora ricevuto alcuna forma di certificazione, possono richiederla alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario oppure alla Regione Provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa.

Una volta ottenuto il “certificato verde”, saranno consentiti gli spostamenti anche tra regioni di colore rosso o arancione. Inoltre, sarà possibile partecipare ad eventi come spettacoli all’aperto, cerimonie civili e religiose, fiere, convegni e congressi. E’, inoltre, possibile che consentirà anche l’ ingresso in sale giochi, bingo e casinò che riapriranno dal 1° luglio e discoteche per le quali non è ancora stata fissata una data di riapertura.


Per i vaccinati la validità del Green Pass è stata allungata da 6 a 9 mesi, a partire dalla data di completamento del ciclo vaccinale.
È stato, inoltre, stabilito che la certificazione dopo la somministrazione della prima dose di vaccino, con validità dal “15° giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale”. La durata della “certificazione verde” in caso di guarigione dal Covid rimane di 6 mesi, a partire dalla data di avvenuta guarigione. In caso di tampone negativo sia molecolare che antigenico, il certificato ha una validità di 48 ore dall’esecuzione del test.

Per chi riceve il vaccino AstraZeneca (il cui richiamo avviene dopo circa 3 mesi dalla prima dose), il Green Pass ha una validità di quasi un anno, per chi, invece, viene immunizzato col vaccino monodose Johnson&Johnson, la durata della certificazione è di 9 mesi. Per Pfizer e Moderna, prendendo in considerazione l’intervallo tra le due dosi di 42 giorni, chi si vaccinasse con uno dei due sieri il 1° giugno potrebbe usufruire del Green Pass a partire dal 16 giugno e fino al 12 luglio, quando con la seconda dose completerebbe il ciclo vaccinale e vedrebbe scattare i nove mesi del certificato verde, che scadrebbe ad aprile 2022.

Il Green Pass o certificato verde italiano è valido solo per spostarsi in Italia. Al momento può essere utilizzato anche per muoversi in Europa, in attesa dell’introduzione del Digital Green Certificate comunitario (che entrerà in vigore il prossimo giugno ) ma è valido solo nei Paesi che lo accettano.

Green Pass e Digital green certificate sono certificazioni diverse. Quella italiana, infatti, è rilasciata in ambito regionale ed è valida solo sul territorio nazionale o all’estero nei Paesi che la accettano. Il Digital Green Certificate verrà invece emesso da una piattaforma digitale nazionale, che raccoglierà i dati trasmessi dalle Regioni, conterrà un codice a barre bidimensionale (QRcode) per verificarne digitalmente l’autenticità e validità e consentirà tutti gli spostamenti all’interno dell’Ue.