“Ringrazio i colleghi deputati regionali per l’attestato di fiducia espresso oggi nei miei confronti attraverso il prestigioso mandato che l’Aula mi ha affidato. Il risultato del voto conferma per l’ennesima volta che il governo Musumeci non ha più una maggioranza all’Ars ed è al capolinea. Al contempo, il voto fa emergere un fronte dell’opposizione maturo e compatto, che va ben oltre i numeri attesi superando le preferenze del presidente della Regione. Sono buone premesse per mettere insieme forze politiche capaci di affrontare le prossime sfide della Sicilia. Mi preparo intanto a compiere, con una certa emozione ma anche con grande senso di responsabilità, il prossimo passo, l’elezione della più alta carica dello Stato. In quell’occasione daremo il nostro contributo per determinare la vita democratica nazionale e il futuro del nostro Paese”.
Lo ha dichiarato Nuccio Di Paola, deputato regionale del Movimento 5 Stelle, che con 32 voti è stato eletto oggi dall’Ars tra i tre delegati che rappresenteranno la Sicilia all’elezione del prossimo presidente della Repubblica.
Gli altri due eletti sono il presidente dell’Assemblea, Gianfranco Micciché (che ha ottenuto 44 voti) e il presidente della Regione, Nello Musumeci (con 29 voti).
Ogni deputato poteva esprimere due preferenze. In aula i deputati della maggioranza erano 43 che hanno votato compatti Gianfranco Micciché, quelli dell’opposizione erano 24 ed è quindi facile calcolare che nel centrodestra almeno una decina di deputati ha votato come secondo nome Nuccio Di Paola invece che Nello Musumeci.
Un voto che ha quindi “sorpreso” Nello Musumeci che ha così affermato “Non posso non prendere atto dell’esito del voto espresso dall’Aula e del suo significato politico. Se qualche deputato – vile e pavido – si fosse illuso, con la complicità del voto segreto, di aver fatto un dispetto alla mia persona, si dovrà ricredere. Perché il voto di questo pomeriggio – per la gravità del contesto generale – costituisce solo una offesa alle Istituzioni regionali, a prescindere da chi le rappresenta. Nella consapevolezza di avere ottenuto la fiducia del popolo siciliano, adotterò le decisioni che riterrò più giuste e le renderò note entro le prossime ventiquattr’ore”.
In attesa delle prossime mosse del Presidente della Regione Siciliana, già da adesso l’opposizione “getta sale sulle ferite” di Musumeci sbarrandogli la strada ad una prossima rielezione.
“A prescindere dalle decisioni che il Presidente prenderà nelle prossime ore, il voto di stasera certifica che Musumeci non ha più alcuna maggioranza. Ne prenda atto, quantomeno per salvaguardare la dignità della funzione che rappresenta. Nei prossimi mesi, per le scelte che la attendono, la Sicilia avrà bisogno di un governo autorevole, legittimato da una solida maggioranza. È chiaro che quel governo non potrà essere guidato da Musumeci. Le sue dimissioni rappresenterebbero oggi un atto di decenza e di rispetto per le sorti della Sicilia” ha dichiarato Claudio Fava, Presidente della Commissione Regionale Antimafia.