Da giorni, anzi settimane, sui social partono inni di protesta contro il Festival di Sanremo, diretto dal presentatore Amadeus. La kermesse musicale partirà stasera, 2 marzo, e finirà il 6 marzo. Ma per molti queste 5 serate non meritano di essere viste.
“I teatri, i cinema, le palestre sono chiuse. Sanremo, invece, si è aperto”, questo pensiero rimbalza tra i commenti pungenti dei social. Molti poi sono andati a cercare le cifre che guadagneranno Amadeus e Fiorello per i 5 giorni liguri.
Su tutte queste proteste Amadeus ha voluto mettere un punto, attraverso un’intervista radiofonica su Radio24, che in questi giorni sta rimbalzando su tutti i quotidiani. “Se non fare il festival fosse servito a riaprire ristoranti, cinema, bar, non avrei esitato a fermarmi, ma dietro ci sono musicisti, tecnici, operai che lavorano, ci auguriamo che sia l’inizio e che possano riaprire anche altri settori“. Queste le parole del direttore artistico che avrebbe preferito in un’apertura a cinema, bar e ristoranti, a discapito di Sanremo.
Le cose però non sono andate così e questo festival, come sempre, avrà al centro le polemiche.