Esperti a Palermo a confronto sulla nutrizione clinica

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Valutazione della malnutrizione, nutrizione enterale e parenterale, etica e fine vita. Sono alcuni degli argomenti che verranno trattati nella sessione di domani (venerdì 22 settembre) del convegno sul tema “La nutrizione clinica in Sicilia: stato dell’arte e prospettive future” in programma a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei medici di Palermo.

L’evento, organizzato dal Servizio di nutrizione clinica dell’Asp di Palermo è accreditato per la professione medica con 12 crediti formativi. Responsabili scientifici sono l’anestesista, Rosella Guggino, e la geriatra, Rosanna Termini. Il convegno ha il patrocinio dell’Assessorato regionale della Salute, del Comune di Palermo, della FMSI di Palermo e delle società scientifiche SINPE, SIGOT e AGE.

“La malnutrizione – spiegano gli organizzatori – correlata a patologie acute e croniche è un problema di salute pubblica e rappresenta una ‘malattia nella malattia’ con ricadute rilevanti per la popolazione ed il Sistema Sanitario. In Italia negli ultimi 15 anni la sua prevalenza in ospedale è pari al 50% nei reparti di area medica, chirurgica ed oncologica, mentre negli anziani istituzionalizzati raggiunge quasi il 70%”.

Il convegno, che si aprirà domani alle 9.30 con una sessione moderata dal Direttore sanitario dell’Asp di Palermo, Franco Cerrito, e dal Direttore della U.O.C. Integrazione socio Sanitaria dell’Azienda sanitaria, Giovanni Veneziano, si concluderà sabato 23 settembre con la tavola rotonda sul tema Team e reti nutrizionali. A moderare le altre sessioni saranno: Rosanna Termini, Maurizio Pastorello, Laura Calcara, Antonia Bernanrdi, Rosella Guggino, Sebastiano Percolla; Salvatore Ricci,  Vittorio Gebbia, Vincenzo Adamo e Riccardo Caccialanza

“Verrà dato ampio spazio ai team nutrizionali multidisciplinari della Regione Sicilia hanno concluso gli organizzatori – concludono gli organizzatori – sono stati costituiti come richiesto dal PDTA pazienti oncologici malnutriti e che effettuano un intervento trasversale che coinvolge più specialisti che insieme al paziente prendono decisioni sulle eventuali terapie da intraprendere. Questo ruolo pone il paziente al centro dei piani terapeutici che iniziano in ospedale e proseguono nel territorio, soprattutto per quelle patologie croniche in condizioni cliniche stabilizzate. Lo scopo è di creare una rete assistenziale che rappresenta il futuro dell’organizzazione sanitaria”.