Erosione costiera a Santa Teresa di Riva, si progetta la difesa della costa

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Il mare che cancella la spiaggia: anche a Santa Teresa di Riva – Comune che sorge lungo la riviera jonica della provincia di Messina – si tratta di un’emergenza della quale si è fatto carico l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. La Struttura commissariale, procedendo con un appalto integrato, ha affidato sia la progettazione che l’esecuzione delle opere che serviranno a proteggere gli oltre quattro chilometri di litorale divorati dal moto ondoso.

Ad aggiudicarsele, per un importo di cinque milioni e 813 mila euro, è stato il Consorzio Ciro Menotti di Ravenna. Tempi celeri, quindi, per mettere la parola fine sul progressivo arretramento della linea di costa che, oltre ad avere effetti negativi sul richiamo turistico della zona, rappresenta un crescente rischio per le infrastrutture che oramai si trovano a ridosso della battigia. Basti pensare che, negli ultimi dieci anni, la porzione erosa è di circa venti metri.

Per ricostituirla saranno sfruttati i sedimenti che verranno prelevati dal torrente Savoca, il corso d’acqua che, insieme all’Agrò, delimita il litorale e sul quale gli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Maurizio Croce, hanno già disposto un intervento di pulitura e risagomatura. Per arginare, invece, i flutti sospinti dai venti di grecale saranno realizzati dodici pennelli a mare in massi naturali, della lunghezza di sessanta metri ciascuno.

Verranno posizionati ogni 250 metri, in modo da consentire la difesa omogenea di tutta la nuova spiaggia. La soluzione adottata garantirà la conservazione degli attuali ecosistemi, salvaguarderà il paesaggio e non altererà la geomorfologia del luogo, che così potrà tornare a essere una meta ambita nella stagione estiva.