Dal 5 gennaio 2024 è in rotazione radiofonica “Spaiato”, il terzo singolo di Lemó estratto dal suo album d’esordio “Chi l’avrebbe mai detto!”.
“Spaiato” è un brano che narra delle peripezie di un guanto che si strugge di nostalgia per essere stato dimenticato in un hotel di Budapest, mentre il suo compagno ha fatto ritorno a Trastevere.
Per un guanto un compagno è “funzionale”, così il protagonista della canzone si sente perso, con l’autostima sempre più in calo, finché non ritroverà un altro guanto, poco importa se di un altro colore, per tornare a condividere il cammino al riparo dalla solitudine.
Spiega l’artista a proposito del brano: “In un tempo caratterizzato da odio e cinismo, da guerre insensate e alle volte fratricide, una canzone che parla di calore e di fratellanza; un omaggio al compianto Gianmaria Testa, cantore dell’amore universale”.
Il videoclip di “Spaiato” alterna suggestive immagini della capitale ungherese e a quelle di Roma, mostrando luoghi di singolare bellezza dove è facile abbandonarsi alla più struggente nostalgia, soprattutto per un guanto che si ritrova “spaiato”; il quale però, dopo mille perizie, ritroverà un compagno, poco importa se di un altro colore, per tornare a condividere un po’ di cammino al riparo dalla solitudine.
Al bianco e nero scelto per rappresentare la storia di questo guanto (ma con venature di un azzurro luminescente di speranze), si alternano poi le immagini delle registrazioni in studio, e in particolare degli straordinari musicisti che Lemó ha voluto coinvolgere per questa canzone, grandi amici di quel cantore dell’amore universale che è stato Gianmaria Testa, cui il brano è dedicato.
“Chi l’avrebbe mai detto!” è un album che contiene undici brani nati dall’ascolto, sin da bambino, del miglior cantautorato italiano (Dalla, De André, De Gregori e, più di recente, Capossella e Testa).
Registrato tra la Puglia e Roma, il disco vede la partecipazione di musicisti d‘eccezione come Martino De Cesare (Concato, Eugenio Bennato) e Giancarlo Bianchetti (Vinicio Capossela, Gianmaria Testa) alle chitarre, Vincenzo Abbracciante alla fisarmonica (Lucio Dalla, Richard Galliano), Gabriele Mirabassi al clarinetto (Mina, Ivano Fossati), Ferruccio Spinetti (contrabbassista degli Avion Travel e di Musica Nuda), Giovanni Astorino al violoncello (Caparezza), e ancora Antonio Vinci (pianoforte ed Hammond) e Pierpaolo Giandomenico (basso elettrico), con la direzione musicale di Francesco Lomagistro (batteria e percussioni).
Claudio Paris, in arte Lemó, nasce a Taranto a metà Anni Settanta. Vive a Bologna e fa il magistrato, dopo averlo fatto per una decina d’anni in Calabria, occupandosi di alcuni dei più importanti maxiprocessi alla ‘ndrangheta.
La musica è però la sua grande passione, da quando poco più che adolescente impara a suonare la chitarra e scrive le prime canzoni, formandosi grazie all’ascolto del miglior cantautorato italiano: De André, Dalla, De Gregori, Fossati; e più di recente Capossela e Gianmaria Testa, solo per citare quelli che ne hanno maggiormente influenzato la scrittura.