Cybercrime, i link dannosi viaggiano via messaggio. 9 su 10 su WhatsApp: come fermarli

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link dannosi viaggiano sulle app di messaggistica e bisogna stare davvero attenti. Il principale luogo di trasmissione sembra essere Whatsapp. Il fenomeno dagli esperti viene chimato  phishing. Tra dicembre e maggio i loro malware hanno sfruttato nell’86,9% dei casi a WhatsApp, nel 5,6% a Telegram e nel 4,7% a Viber.

A livello globale, sono stati registrati 480 casi di phishing al giorno, secondo una ricerca condotta dalla società di sicurezza informatica Kaspersky. Attraverso questa tecnica il truffatore cerca di ingannare la vittima convincendola a procurargli informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso su un sito inviato insieme al messaggio.

Spesso questi portali fasulli riproducono fedelmente quelli di soggetti reali. Proprio questi possono essere istituti postali, bancari oppure enti o organizzazioni di vario genere. La soluzione al problema sembra però esserci. “Nella lotta al phishing nelle app di messaggistica bisogna fare molto attenzione, affidandosi alle tecnologie anti-phishing più recenti”, commenta Tatyana Shcherbakova, senior web content analyst di Kaspersky.