C’è un settore in Italia che a causa del Covid 19 e della crisi economica generata sta pagando un prezzo altissimo, nell’indifferenza generale. Stiamo parlando del settore eventi, delle feste aziendali o private, dei matrimoni, attività che di fatto da un anno sono vietate per legge. Un settore economico totalmente italiano che annovera oltre 50 mila tra aziende e liberi professionisti e 800 mila lavoratori che ad oggi ha visto crollare il suo fatturato di oltre il 90%. Il rinvio di piu’ della metà dei matrimoni “italiani”, la totale cancellazione di quelli “stranieri”, la celebrazione in forma minore per chi ha scelto comunque di non annullare l’evento ha fatto sì che dai 15 miliardi del 2019 si è scesi ai quasi 2 del 2020.
Un vero disastro per un settore che e’ anche un vanto in tutto il mondo: si pensi che solo il destination wedding, cioè il segmento che si rivolge alle coppie straniere che scelgono la destinazione Italia per sposarsi, produce un giro d’affari di un miliardo l’anno. Ma non è solo di aziende che si parla, piuttosto di persone che hanno visto il loro reddito diminuire, se non
azzerarsi del tutto, senza alcun ristoro concreto ne sostegno economico.
La Sicilia è una delle regioni italiane in cui l’industria dei matrimoni e degli eventi privati è più vivace: oltre 6mila imprese, decine di migliaia di persone impiegate. Qui come nel resto d’Italia le restrizioni hanno provocato un pesante calo di fatturato. “Nelle settimane scorse avevamo chiesto un incontro con l’amministrazione regionale per aggiornarla sulle difficoltà del nostro settore e aprire un confronto per la ripartenza. Audizione che si è tenuta mercoledì scorso su iniziativa della seconda commissione dell’assemblea con la partecipazione dell’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao”, spiega il vicepresidente di Federmep Pasquale Mazzei.
“Oltre al confronto, per il quale ringrazio la commissione e la giunta regionale – ricorda Mazzei – dall’assemblea regionale registriamo un altro importante segnale di attenzione: la proposta, avanzata dai deputati regionali Valentina Zafarana, Jose Marano e Stefano Zito, di stanziare un fondo per le imprese e i lavoratori del settore. Confidiamo che la proposta possa essere accolta, così da dare respiro agli imprenditori e ai lavoratori”, prosegue il vicepresidente di Federmep, cogliendo l’occasione per annunciare la nascita della delegazione regionale della federazione. A rappresentare Federmep saranno la capo delegazione Maria Ponte, a cui sono affidate anche le relazioni istituzionali, supportata dalla segretaria generale Luciana Allegra, mentre Serena Puglisi si occuperà delle relazioni con i media.