Da domani in vigore una nuova ordinanza in Sicilia per arginare la diffusione del Covid, cresciuta esponenzialmente nelle ultime settimane. Si punta principalmente al reintegro dell’obbligo delle mascherine anche all’aperto e in attività per raggiungere al più presto il 70% della popolazione vaccinata con almeno la prima dose.
I numeri del Covid in Sicilia sono in aumento e lo dimostrano le restrizioni che il presidente della Regione Nello Musumeci ha previsto nell’ordinanza in vigore da domani. 55 i comuni interessati, con la ‘zona arancione’ prevista per Barrafranca, nell’ennese, e Niscemi, nel nisseno, fino al 2 settembre compreso. Per tutti gli altri comuni interessati dall’ordinanza le misure restrittive prevedono: obbligo di mascherina al chiuso e all’aperto dove sono presente più soggetti, ad eccezione dei minori di 12 anni, di chi è affetto da patologie che ne rendono incompatibile l’utilizzo e chi svolge attività sportiva all’aperto. Consentiti banchetti ed eventi privati, nelle misure già previste in vigore con obbligo di tampone entro le 48 ore antecedenti.
Sempre nei comuni previsti dall’ordinanza, le ASP di riferimento promuoveranno fin da subito un tavolo tecnico finalizzato al raggiungimento del previsto target del 70% dei
vaccinati con prima dose all’interno del territorio comunale. L’ordinanza autorizza quindi le ASP competenti “a compiere gli atti amministrativi necessari al reperimento del personale amministrativo e medico, previa consultazione dei Medici di medicina generale e dei Pediatri di libera scelta operanti sul territorio comunale, finalizzato ad attivare modalità di vaccinazione decentrata e domiciliare”.
Il mancato raggiungimento del target previsto di vaccinati, e la concomitante diffusione dei contagi superiori ai 250 casi per 100mila abitanti, al termine dell’ordinanza, porterebbe la Regione a nuove misure di contenimento.