Era attesa per oggi un’ulteriore udienza per il caso Zaki al Cairo. Secondo una fonte giudiziaria egiziana, è stata confermato all’Ansa un “rinnovo della detenzione preventiva di 45 gioni” per Patrick Zaki.
“I motivi della sua carcerazione permangono” e “le indagini proseguono ancora”, ha aggiunto la fonte. “La Procura generale ha confermato la propria volontà di applicare le disposizioni di legge e della Costituzione che la autorizzano a tenere l’accusato in custodia cautelare”
Secondo altre fonti, invece, l’esito dell’udienza si saprà domani.
Alla seduta di oggi, svoltasi regolarmente, erano presenti Zaki e i suoi legali, con un funzionario dell’ambasciata italiana nel’ambito del monitoraggio processuale coordinato dall’Unione Europea.
Quello di Zaki al momento è l’unico caso che viene costantemente monitorato da un gruppo di Paesi stranieri grazie all’iniziativa italiana. All’udienza erano presenti anche diplomatici italiani, americani e danesi.
La Farnesina continua a sensibilizzare, attraverso la sua Ambasciata in Egitto, le autorità locali sul caso, per favorire la scarcerazione del ragazzo.
Il 7 febbraio sarà un anno che Patrick Zaki, studente dell’Alma Mater di Bologna, è in arresto.