Ieri, 25 novembre, è arrivato come un fulmine a ciel sereno la morte di Diego Armando Maradona. Una giornata nera che difficilmente scorderanno gli amanti del calcio, ma non solo. Ieri notte sono state tante le manifestazioni di affettato dei tifosi del Napoli per El Pibe de Oro nei pressi dello stadio San Paolo. Negli anni 80 fu proprio il bomber argentino a riportare ottimismo nella città partenopea, martoriata dalla mala gestione politica. Così l’attuale presidente del Napoli, Diego De Laurentiis ha deciso di scrivere una lettera pittoresca nei confronti di Maradona. In questa lettera sono manifestati il coraggio, gli errori, la debolezza di essere un campione e l’orgoglio di un calciatore fuori dal normale, “un pittore del pallone”.
LA LETTERA DI LEAURENTIIS
“Caro Diego, lasci una grande testimonianza di che cosa sia un uomo con tutta la sua fragilità, la sua forza, il suo amore totale per la vita e per il prossimo. Un campione unico e irripetibile. Le tue debolezze, le tue macchie, i tuoi errori sono pari alla tua immensa grandezza per annullarsi nel mito. Si è detto da più parti che rappresenti la sintesi tra genio e sregolatezza. Un pittore del pallone: pennellate uniche da ricordare nel “Louvre” dei massimi artisti. Come un Caravaggio inquieto a cui l’indomabilità e la sregolatezza si perdonano per la sua immensa grandezza. Credo sia giusto intitolare il San Paolo al tuo nome per averti ancora con noi quale testimone dell’eccelsa strada che questa squadra ha intrapreso. I tuoi sono stati anni indelebili nella memoria dei Napoletani. Simbolo di un ambito riscatto e di una desiderata resurrezione. Grazie Diego tu sei e rimarrai con tutti noi. Aurelio De Laurentiis”. Il presidente del Napoli trasuda emozioni attraverso queste parole.